Bastia

Comitato e firme contro un allevamento di maiali

I cittadini si mobilitano a tutela del territorio e chiedono di incontrare il sindaco
La struttura contestata sorge fra il quartiere San Lorenzo e Costano C’è bisogno di un’assemblea pubblica

BASTIA UMBRA (al.ga.) – A Bastia Umbra sta nascendo un comitato per la tutela del territorio. A spiegarne le ragioni sono gli stessi fondatori del movimento, che raccontano come da un anno si stanno muovendo per rappresentare le proprie preoccupazioni all’amministrazione comunale.
L’argomento su cui si concentra principalmente l’azione del costituendo comitato riguarda gli allevamenti suinicoli e, in modo particolare, un sito che si trova tra il quartiere di San Lorenzo e la frazione di Costano. “Abbiamo inviato al sindaco Stefano Ansideri – spiegano i promotori – una raccolta di trecento firme per manifestare la nostra disapprovazione rispetto alla riapertura di un allevamento che si trova in zona”. Firme alle quali ne sono state aggiunte altre 150 raccolte, eanche queste protocollate, da tre mesi almeno. “Abbiamo chiesto inoltre al primo cittadino che convocasse un’assemblea pubblica per spiegare ai cittadini che risiedono nella zona bastiola in oggetto il perché della riapertura dell’allevamento e, soprattutto, dell’aumento dei capi. Da sottolineare che l’argomento è di particolare interesse cittadino dal momento che la stalla si trova in una zona residenziale, che si trova distante circa duecento metri dagli impianti sportivi della frazione di Costano. Tutti coloro che hanno aderito spontaneamente alla nostra iniziativa – sostengono gli aderenti al comitato – ritengono che pensare, nel 2011, di poter tollerare degli allevamenti in pieno quartiere residenziale e, per giunta, senza alcun accorgimento di tipo tecnologico, sia a dir poco incoscente. Ci aspettiamo che il sindaco Ansideri dia ascolto a dei cittadini che negli ultimi tempi sono stati vittime anche dell’inquinamento delle falde acquifere e che, per cause ancora non definite, nonché lontani da qualsiasi responsabilità in merito, si ritrovano costretti a pagare l’acqua che un tempo estraevano gratuitamente dai pozzi di propria proprietà”. Quello che il comitato si aspetta è che la pubblica amministrazione “curi gli interessi dei cittadini, che hanno tutto il diritto di aprire le finestre e trascorrere all’aria aperta le serate estive senza essere costretti a respirare maleodori”. E’ con queste parole che i cittadini che risiedono presso il quartiere di San Lorenzo rinnovano al sindaco l’esigenza di incontrarlo in un’assemblea pubblica per comprendere le motivazioni dell’attuale situazione.

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