Come poter riaprire il ponte sul Tescio Pecci: «Basta una trave e calcestruzzo»

BASTIA UMBRA –IL CLASSICO uovo di Colombo? Parliamo dell’ipotesi di Erigo Pecci, Pd, ex assessore della giunta Lombardi che, all’indomani del consiglio comunale aperto, ha avanzato la necessità di una soluzione rapida ed immediata per la riapertura del Ponte sul Tescio a doppio senso di circolazione. Oltre alla necessità di intervenire Pecci, sostenuto da qualche tecnico di settore, illustra la sua proposta: «Si tratta di una trave inserita nel piano viabile, bloccata con un getto di calcestruzzo, al quale sono fissate delle traverse verticali che scorrono lungo il fianco del ponte e fanno da montanti per il paracarro, senza nessuna infissione o modifica delle pareti pregiate.
DI FATTO tutte le protezioni laterali/parapetti sono un unico elemento appoggiato al ponte». In caso di urto il sistema di travi in acciaio si attiva, reagendo con un contro bilanciamento delle forze. In pratica il ponte in muratura viene esonerato dal lavoro di resistenza all’urto.  A prima vista una soluzione a portata di mano che nel giro di poche ore, però, è stata contestata dal giovane ingegnere Giulio Provvidenza, consigliere comunale della lista Ansideri. Ostano motivi tecnici, da approfondire in sede di specifica valutazione ed anche ragioni di opportunità. L’«imbarcamento», rileva Provvidenza, dovrebbe essere sottoposto al vaglio della Soprintendenza che si è già espressa a favore del progetto di ampliamento del ponte, voluto dalla Giunta, che potrebbe vedere la luce entro l’anno o ai primi del 2018.