GLI ARRESTI MOBILE E POLIZIOTTO DI QUARTIERE RICONOSCONO I DUE GRAZIE ALLE TELECAMERE  
 Confessano di essere gli autori di cinque rapine messe a segno in un mese
 
 di ERIKA PONTINI
— PERUGIA —
AVEVANO seminato il terrore nelle farmacie tra Perugia e l’Assisano: entravano all’orario di chiusura con i caschi calzati sulla testa per non essere riconosciuti e, armati di taglierino, costringevano sia i titolari che i clienti a consegnare loro soldi, gioielli e orologi.
Ma Matteo Tastini 42 anni di Foligno e Francesco Pinti, 47 anni di Cannara, sono stati arrestati dalla squadra mobile diretta da Marco Chiacchiera, grazie anche all’intuizione dei poliziotti di quartiere.
Entrambi hanno confessato di essere responsabili di cinque colpi messi a segno nel mese di aprile e il giudice per le indagini preliminari del tribunale, Claudia Matteini, ha convalidato i fermi ed emesso un’orinanza di custodia cautelare in carcere. Indagini sono tuttora in corso per ricostruire altri fatti simili avvenuti recentemente.
Gli indagati sono difesi dall’avvocato Daniela Paccoi.
E’ stato l’ultimo blitz in farmacia, in via dei Filosofi, ad incastrarli. Il 2 maggio alle 19.57 la ‘coppia’ è entrata in azione. Erano in due, armati di taglierino e indossavano i caschi: si sono fatti consegnare l’incasso — 2.870 euro — e sono scappati.
GLI INVESTIGATORI hanno ispezionato la zona e notato una telecamera a circuito chiuso puntata sull’ingresso della farmacia. Dalla visione dei filmati è stato possibile vedere uno dei rapinatori che si preparava a entrare, ancora senza casco.
I poliziotti di quartiere hanno riconosciuto nei frame Tastini, sorvegliato speciale, pregiudicato per vecchie rapine compiute in zona e lo hanno portato in questura, dopo averlo fermato nella zona di Ponte D’Oddi.
Il personale della farmacia rapinata lo ha subito riconosciuto e l’uomo ha confessato anche gli altri colpi: il 23 aprile a Santa Lucia (3.285 euro), il 26 aprile all’Afas di Monteluce (1.089 euro e un rolex rubato al farmacista) quando nella fuga perse anche il taglierino, il 27 aprile a Rivotorto (870 euro) e il 30 aprile a Ospedalicchio di Bastia Umbria (1.200 euro e un rolex).
Totale circa 10mila euro di bottino.
Mentre Tastini si trovava negli uffici della polizia sul suo cellulare sono arrivate le chiamate insistenti di un amico «Checco 2», poi identificato nel complice Francesco Pinti. Inizialmente lo stesso Tastini lo ha indicato e poi anche Pinti ha ammesso di essere l’autore delle cinque rapine e le immagini, anche in questo caso, lo incastrano.
Di lì la decisione di procedere al fermo di polizia giudiziaria di entrambi per evitare la fuga.
NEL CORSO dei colpi — è stato ricostruito — i due avevano minacciato anche i clienti, strappando ad una donna il Rolex dal polso dopo averla trattenuta per un braccio e puntato contro i taglierini.
Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Angela Antonella Avila.

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