Bastia

Cocaina sniffata al circolo, chiesto processo per i gestori

IL CASO

Cocaina sniffata all’interno del locale. Un circolo sportivo trasformato in una specie di coffee-shop. La Procura di Perugia ha chiesto il rinvio a giudizio per la ex responsabile del circolo di Bastia, 42 anni, e suo marito 50enne, già gestore dell’attività. Stando a quanto si legge nelle carte del pubblico ministero Mario Formisano «adibivano il circolo a luogo di convegno di persone che si danno all’uso di hashish e cocaina».«Oltre a vendere in alcune circostante sostanze stupefacenti dopo essersele procurate spiega la Procura le consumavano e le condividevano giornalmente con svariati clienti». E oltre ad «aver offerto in più occasioni dosi di hashish e cocaina a numerosi soggetti, tolleravano e non impedivano l’uso quotidiano e ripetuto di sostanze stupefacenti all’interno della cucina e del bagno del circolo».Insieme ad alcune cessioni all’uomo viene contestata la dentenzione di 87 grammi di hashish sequestrati a casa nel marzo 2022 con i quali secondo gli approfondimenti di laboratorio sarebbe stato possibile confezionare quasi 700 dosi medie singole.I due imputati, le cui posizioni sono al vaglio del giudice Angela Avila in udienza preliminare, sono difesi dall’avvocato Massimo Brazzi: lei svolgerà attività di volontariato come messa alla prova, lui presto verrà in aula a rendere esame.

LE INDAGINI

Secondo quanto appurato dalla polizia, all’interno del locale era stata riscontrata una attività importante legata proprio allo spaccio. In particolare le indagini hanno appurato che, in numerose occasioni, i frequentatori del circolo si ritrovano all’interno del bagno o della cucina del locale per assumere cocaina e hashish. Per tutti questi motivi, a fine aprile del 2022 il locale era stato chiuso per trenta giorni dall’allora questore Giuseppe Bellassai. Il grave allarme sociale suscitato nella collettività e la situazione di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, avevano indotto il questore di Perugia a disporne l’immediata chiusura per prevenire il reiterarsi di tali episodi.

Enzo Beretta

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