BASTIA –ARRESTATO, dai carabinieri di Assisi, un 45enne albanese accusato di aver ‘piazzato’ a tre connazionali 100 grammi di cocaina allo stato grezzo. Lo straniero, che viveva a Bastia Umbra, è stato indagato nell’ambito dell’inchiesta antidroga «Ricarica 2013» del Comando provinciale di Firenze, che ha preso le mosse in seguito ad un omicidio avvenuto a Fucecchio tre anni fa. Il 45enne albanese è detenuto nel carcere di Capanne. Sono 19, in totale, le ordinanze di custodia cautelare eseguite dall’Arma toscana (12 in carcere e sette agli arresti domiciliari) che ritiene di aver sgominato un’organizzazione criminale operante nel fiorente mercato della droga.
LE ACCUSE contestate a vario titolo agli indagati vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti alla detenzione di droga. Il blitz è scattato nella notte tra lunedì e martedì: i militari della Compagnia di Assisi, più in particolare quelli del Nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato Q.S., «nullafacente sposato con una cittadina albanese». L’indagato, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel Comune di Bastia Umbra, era già stato schedato per reati contro il patrimonio, ricettazione e droga. I fatti risalgono alla fine di ottobre 2013 e sarebbero stati commessi nella provincia di Pisa, a Castelfranco di Sotto. In quella circostanza l’albanese avrebbe ceduto un etto di cocaina pura. L’indagine nasce sulla scia dell’omicidio di Fucecchio, quando è stata avviata un’attività di verifica sul conto di un albanese rivelatosi poi al vertice di un’organizzazione criminale che gestiva un’ampia fetta dello spaccio tra Pisa e Firenze e che ha consentito di mettere in luce un fiorente commercio di cocaina effettuato mediante l’impiego di alcuni giovani italiani addetti allo smercio «al minuto».
Enzo Beretta

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