Bastia

Cna in summit «Il Tfr agevola i grandi gruppi»

BASTIA — «Una finanziaria iniqua e fortemente sbilanciata a favore della grande impresa».
Il giudizio della Cna e del mondo della piccola e media impresa sulla manovra 2007 non cambia nonostante gli interventi migliorativi preannunciati in materia di Tfr i toni della categoria in questi giorni restano comunque aspri. I piccoli imprenditori non accettano di essere considerati come gli evasori da penalizzare, pertanto la bocciatura alla manovra continua ad essere molto dura. E dopo le esperienze di Todi, Marsciano, Magione, Panicale e Foligno, a Bastia Umbra si è svolta un’assemblea territoriale della Cna a cui hanno partecipato oltre100 imprenditori dei comuni del comprensorio.
«L’impostazione culturale e politica dell’intera manovra finanziaria, nonostante i segnali di apertura su questioni come il Tfr resta ancora troppo punitiva ed è priva di misure di rilancio della competitività e di sostegno per la piccola impresa che noi rappresentiamo. Nel provvedimento presentato dal Governo – dichiara Antonello Cozzali (nella foto), presidente Cna territoriale — si registrano solo consistenti aumenti di imposte e nessun beneficio per le Pmi. Il nostro giudizio, fortemente negativo, deriva dalla constatazione che nella finanziaria si registrano consistenti aumenti di imposte ed un pesante aumento della pressione contributiva. Senza considerare il probabile incremento dell’imposizione locale. Gli artigiani e le piccole imprese saranno comunque escluse dal principale provvedimento di rilancio dell’economia rappresentato dalla riduzione del cuneo fiscale. A conti fattise non saranno apportate ulteriori e sostanziali modifiche oltre a quelle relative al Tfr che consideriamo comunque come una prima vittoria, l’impatto negativo della manovra agirà come una scure sulla dimensione d’impresa, sulla capacità dei “piccoli” di stare sul mercato e sull’attrazione di nuovi investimenti». 
 

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