DIVENTA stucchevole la litigiosità quando appare fine a se stessa; quando invece poggia su seri argomenti indebolisce chi usa motivazioni pretestuose. Questa è la chiave di lettura del dibattito nel Consiglio comunale di giovedì scorso, in cui sono stati trattati due temi scottanti: la sicurezza e la realizzazione della nuova area industriale ad Ospedalicchio. Il sindaco, Francesco Lombardi (nella foto) facendosi forte dell’incontro con i responsabili in sede locale di Polizia e Carabinieri, ha sostenuto che la criminalità è sotto controllo e non esiste un ‘caso Bastia’. Il gruppo di Forza Italia ha polemizzato ancora una volta per affermare che la situazione è ancora allarmante. Insomma, una diatriba che non porta da nessuna parte in mancanza di nuove proposte sostenibili. Nel caso della nuova area industriale, invece, la polemica appare fondata, se il problema aperto nel 2003 ancora oggi è lontano dalla fase operativa. Il gruppo di Forza Italia, che ha portato il tema in Consiglio comunale, si è trovato di fronte ad una serie di motivazioni, più pretestuose che reali, che ne hanno impedito la risoluzione. Per questo i berlusconiani hanno annunciato che invieranno gli atti della vicenda alla Procura della Repubblica di Perugia. L’elemento di novità, emerso nel corso della seduta, è stata la motivazione portata dall’assessore Andrea Tabarrini che, per smontare le richieste forziste, ha spiegato che il ripristino della procedura del Pip (l’assegnazione dei lotti produttivi mediante pubblico concorso) avrebbe richiesto una nuova deliberazione perché la precedente del 2003 è «vecchia».


LA SPIEGAZIONE ha indotto i due consiglieri dei Comunisti italiani a schierasi con il Pd rinunciando alla volontà di sostenere, come preannunciato, il Pip. E’ singolare che dichiarando di voler venire incontro agli operatori economici, l’amministrazione comunale, ormai da oltre tre anni, non riesce ad imboccare una via risolutiva.
m.s.

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