Bastia

Cimitero, scattano gli aumenti

Bastia, nuove tariffe per le concessioni Valgono per le domande presentate dal primo gennaio

LUCIO FONTANA
BASTIA UMBRA Una catena di aumenti. I primi, sono stati deliberati dalla giunta regionale e modificano i prezziari per i costi di costruzione. I secondi, quelli a carico dell’amministrazione comunale di Bastia Umbra, per le nuove realizzazioni. Gli ultimi, che ricadono nelle tasche dei contribuenti e riguardano le concessioni cimiteriali.
Lo dice il titolo stesso della delibera licenziata dalla giunta municipale: “Adeguamento delle tariffe per le concessioni cimiteriali del capoluogo, di Costano ed Ospedalicchio». «Con decorrenza – aggiunge il documento – primo gennaio 2014». L’incremento dei costi di costruzione si riverbera su loculi, ossarine e cappelline. Secondo una stima dei tecnici comunali, l’aumento «medio ponderato del costo di costruzione di loculi, ossarine e cappellino è pari al 5,6%». La stessa percentuale sarà applicata alle concessioni cimiteriali che attualmente «non sono più adeguate ai costi effettivi sostenuti dall’Ente per garantire l’efficienza e la continuità dei servizi cimiteriali».
La delibera ha in allegato anche la nuove tariffe che prevedono, ad esempio, per loculi in prima fila concessioni cimiteriali pari a 2.258 euro t rispetto ai 2.139 prima dell’aumento) per loculi in seconda fila costi per 3.387 euro (invece dei 3.209) e per cappelline da 4 loculi 25.408 euro (invece di 24.070 euro).
Lo stesso aumento va applicato alle ossarine. «Han no la stessa tipologia costruttiva dei loculi spiega la delibera – e si differenziano da questi solo ed esclusivamente per la profondità, che è di circa 50 centimetri e che quindi comporta un risparmio solo sul calcestruzzo e sull’acciaio, mentre rimangono invariati i costi per le altre opere». E, anche in questo caso, la “posizione” influisce sui costi. Più vantaggiose quelle in quarta, quinta e sesta fila (918 euro invece di 869), più costose quelle in seconda (1.694 curo invece di 1.604) e terza fila (1412 invece di 1.337 euro).
L’adeguamento delle tariffe è stato approvato all’unanimità dalla giunta Ansideri ed avrà validità sulle domande che sono state presentate già dallo scorso primo gennaio.

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