Sta succedendo a Costano. Nel mirino una colonia di felini custoditi in un terreno privato. Indaga la Forestale
di FRANCESCA BENE
COSTANO – Lo scempio si ripete. Dopo i numerosi casi di polpette avvelenate nella zona di Assisi-Bastia dei mesi scorsi, ora l’emergenza cibo killer è scattata a Costano. Ad essere presa di mira una colonia di gatti, custodita in un terreno privato, acquistato apposta dalla signora Luciana Ceccotti proprio come rifugio per i felini abbandonati e salvati dalla strada. L’area in questione si trova nei pressi del cimitero di Costano.
È stata proprio lei, la signora Ceccotti, ancora provata per quanto le è accaduto, ad allenare il Giornale dell’Umbria.
Negli ultimi giorni alla signora sono stati uccisi ben quattro gatti. Mentre altri ne erano stati ammazzati in precedenza.
poveri animali sono morti tra atroci sofferenze, perché il veleno, versato da gente senza scrupoli nelle ciotole delle crocchette, provoca una violenta emorragia interna.
L’ultima ondata di avvelenamenti è iniziata circa una settimana fa, mentre il ritrovamento dell’ultimo animale morto risale a domenica. Inoltre, il pesticida non ha ammazzato solo i gatti ma anche altri animali da cortile che malauguratamente hanno beccato le crocchette killer.
Ieri, la proprietaria del terreno ha allettato la Guardia forestale dello Stato che si è subito recata sul posto, ha fatto i prelievi del caso ed ora farà in modo che si proceda all’analisi del cibo avvelenato.
Gli animali uccisi sono invece stati portati presso l’Istituto Zoo-profilattico dove verrà effettuata l’autopsia sui loro corpi.
«È assurdo – ha spiegato la signora Ceccotti al Giornale – che proprio nella terra di San Francesca, su cui ha camminato pochi giorni fa il Papa che porta il suo nome, succedano ancora queste cose inumane e incivili».
I precedenti. Le stragi di animali attraverso cibo avvelenato, purtroppo, non sono una novità. Oltre alla zona di Assisi e Bastia, numerosi casi si sono registrati e continuano a registrarsi in tutta la regione.
I nemici degli amici a quattro zampe, quest’estate a Santa Maria degli Angeli sono arrivati addirittura a gettare polpette avvelenate nei giardini privati, facendo strage di cani. I padroni, esasperati, erano addirittura arrivati a prendere in considerazione l’idea di mettere delle telecamere all’esterno delle abitazioni.
Più difficile prevenire questo genere di barbarie nei luoghi pubblici, come i parchi o i percorsi fluviali, anche questi obiettivo privilegiato dei nemici degli animali.