Qualche giorno fa’ mi trovavo in quel di Pissignano vicino alle Fonti Del Clitunno.
BASTIA UMBRA – Una volta al mese le vie di questo Borgo sono invase da bancarelle di antiquari, rigattieri, venditori di cose vecchie, curiosità di ogni genere.
Attestati di Onorificenza, Crocifissi, Rosari, Candelieri, Santini, Riviste del Varietà, Diari Personali, Libri degli anni 20 del ‘900 ma anche qualche libro di archivio (storico?).
Tante cose che raccontano un pezzo della storia di noi popolo, gente dell’Umbria, tante cose care a chi le aveva conservate e che non si sarebbe mai aspettato che nel futuro sarebbero state trattate come merce da barattare con i soldi (cianfrusaglie?).
Quelle Cose per i proprietari di una volta rappresentavano un pezzo importante della propria vita.
Mi sono allora domandato: si può fare qualcosa che non sia solo brontolare, per salvare le nostre Cose di Valore .
Non parliamo di gioielli ma di semplici ricordi che possano aiutare i nostri figli a non scordarci ed a non scordare i nostri progenitori.
Daniela Brunelli mi ha dato una risposta:
forse la Pro –Loco di Bastia potrebbe raccogliere, anche in fotocopia, il materiale che i cittadini di Bastia ritengono significativo per “raccontarsi”.
A questo punto vi dico “non lasciate cadere nel nulla questo invito”, potremmo organizzare un archivio presso la Pro-Loco, per raccontare ai giovani quello che eravamo.
Parliamo tanto di Valori, facciamo qualcosa per donarli, nessuno costruisce il futuro se non conosce il proprio passato.
Il Bigrillo
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