Verso il voto Dopo la vittoria nelle primarie, il candidato del centrosinistra attacca
“Chiederò a Ricci e Bartolini un confronto pubblico a tre”
ASSISI – “Dopo la giornata di domenica, i cittadini hanno capito che le prossime amministrative non sono un affare tra Ricci e Bartolini, ma che anche il centrosinistra può dire la sua” è questo uno dei risultati che più fanno piacere a Carlo Cianetti che alle primarie, appoggiato da Rifondazione comunista, Sinistra critica, Sel, Idv e Mongolfiera, ha avuto la meglio su Claudia Travicelli, sostenuta da Pd e Psi, per 1.263 voti contro 1.047). Provato ma felice (“soprattutto per chi ha fortemente voluto le primarie“), il giornalista traccia un primo quadro di ciò, che da qui a maggio, sarà la sua campagna elettorale. “Sono state primarie avvincenti e corrette – è la premessa del candidato a sindaco del centrosinistra unito – precedute da una campagna elettorale rapida e sintetica ma esaustiva, che ci ha permesso di confrontarci con i cittadini, che ci hanno premiato con una partecipazione superiore alle aspettative, un‘affluenza del 13-14% che dimostra grande partecipazione ed interesse“. E’ convinto che l‘unità del centrosinistra non sarà solo sulla carta? “Certamente c‘è della tristezza che alcuni devono metabolizzare, Tutti arriveranno alla conclusione che questo centrosinistra unito si batte per vincere, adesso c‘è una tristezza da metabolizzare per alcuni, ma il buon senso spero farà comprendere a tutti che il ballottaggio è un obiettivo possibile”. E‘ preoccupato degli addii al Pd? Luigi Marini se n‘è andato, Edo Romoli e Claudio Passeri sono dati per sicuri partenti. “Il Pd ha la capacità di ricreare rapporti e rimettersi insieme, per quanto mi riguarda ho fatto dei tentativi per far cambiare idea a a Marini, da cattolico attento alle istanze sociali, come lui stesso si definisce, non può che rimanere nel centrosinistra. Se decidesse di rimanere sarebbe una risorsa importante e come tale valorizzato”. Oltre che un centrosinistra unito, quali sono gli spunti con cui battere Ricci e Bartolini? Come già fatto, senza successo, per queste primarie con Travicelli, chiederà un confronto con loro? “Ho intenzione di chiedere un faccia a faccia a entrambi e anche un confronto a tre; non abbiamo poteri e poltrone ma vogliamo dimostrare di avere un programma migliore, incentrato su tre punti cardine dimenticati dalle amministrazioni di centrodestra, ossia turismo, sociale (inteso come assistenza a famiglie, giovani e anziani) e ambiente: il sindaco di Assisi è il sindaco della città di San Francesco, deve avere rispetto del creato, delle persone e degli ultimi. Vanno poi messe insieme energie nuove: queste primarie hanno avuto due protagonisti, le donne (come le 150 firmatarie del documento che chiedeva le primarie e l‘unità del centrosinistra) e i giovani, ossia le componenti più dinamiche dell società civile e allo stesso tempo lontane dalla politica politicante”. Se non dovesse essere eletto sindaco, rimarrà impegnato all‘interno dell‘opposizione? “E‘ mia intenzione rimanere impegnato in consiglio comunale, con l’obiettivo – a due, tre anni dalle elezioni – di ricreare un centrosinistra unito che prepari un‘alternativa al governo”. Evitato l’errore fatto nel 2006 – andare divisi – quali saranno gli altri passi da evitare, e come vi muoverete in vista delle elezioni? “Una coalizione unita contro un centrodestra spaccato tra Ricci e Bartolini è un buon punto di partenza, le primarie hanno fatto capire ai cittadini che le amministrative non riguardano solo sindaco ed ex vice, ma tutto l‘arco politico. Adesso dobbiamo andare tra la gente, dove la gente si riunisce, e non aspettare che sia la gente a venire da noi”.

Corriere_p26_15032011

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