Ci si interroga sulla chiusura dei pozzi

Creata una linea diretta con i cittadini per rispondere alle loro domande

BASTIA UMBRA – Una linea diretta con i cittadini per fronteggiare le domande sorte in seguito all’emanazione dell’ordinanza sindacale che impone il divieto d’uso a scopi potabili dell’acqua dei pozzi privati ricompresi all’interno dell’anello di fertirrigazione e in un’area più vasta a evidente rischio inquinamento: è quanto ha predisposto l’amministrazione di Bastia Umbra, che invita chiunque sia interessato al problema della potabilità delle acque dei pozzi a rivolgersi all’ufficio relazioni con il pubblico (075.8018255, da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 14; martedì e giovedì anche di pomeriggio dalle 15,30 alle 17,30. Negli stessi giorni e orari si possono chiedere chiarimenti anche alla polizia municipale al numero 075.8018223). Nel frattempo, i vigili urbani si sono attivati per rilevare la presenza dei pozzi nel territorio oggetto dell’ordinanza, di cui non esiste una docu mentazione completa nella disponibilità del Comune: i proprietari dei pozzi non allacciati alla rete pubblica potranno usufruire gratuitamente delle analisi dell’acqua, mentre chi ha l’allaccio alla rete idrica dovrà provvedere a proprie spese alle analisi di potabilità. Contestualmente, l’amministrazione invita tutti i cittadini ad allacciarsi all’acquedotto pubblico, anche gra, zie alla collaborazione di Umbra acque che darà la priorità alle richieste di allaccio di chi non può usare l’acqua del pozzo a scopi alimentari, mentre chi non può attivare l’allaccio alla rete pubblica dovrà segnalare il proprio caso per individuare altre modalità di approvvigionamento idrico. In una nota, il sindaco bastiolo Stefano Ansideri sottolinea l’importanza del tavolo interistituzionale insediato per affrontare la vicenda: “Se il comune avesse deciso di muoversi da solo – spiega Ansideri – non avrebbe potuto gestire nella sua complessità il problema, mentre grazie all’attivazione del tavolo è emerso un quadro completo di informazioni, che ora consentono ad ognuno, secondo le rispettive responsabilità e competenze, di dare ai cittadini non solo consigli e pareri, ma anche soluzioni operative”.