Infortunio sul lavoro a Bettona
Elio Clero Bertoldi
BETTONA – Quattro indagati per la morte dell’operaio schiacciato da un apparecchio di sollevamento in un capannone industriale di Bettona, nell’ottobre del 2008. I quattro dovranno presentarsi davanti al gup Carla Maria Giangamboni il prossimo mese di febbraio, su richiesta del pubblico ministero Giuseppe Petrazzini. I quattro sono Carlo M., di 62 anni di Sassoferrato, amministratore unico dell’azienda che ha progettato, fabbricato venduto e installato l’apparecchiatura, Luca M., di 47 anni di Stroncone di Terni, quale responsabile del servizio di prevenzione e protezione, Claudio C., di 58 anni di Bastia Umbra, quale presidente di amministrazione dell’azienda in cui si era consumata la tragedia e Mirco R., di 28 anni di Jesi, quale dipendente della ditta incaricata della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto. Gli imputati sono difesi da un collegio di penalisti formato da Marco brusco, Silvia Natali, Massimiliano Sirchi e Francesco Tetindo. La tragedia si era consumata il2 ottobre. La vittima si chiamava Simone Tedeschi. Il giovane, a causa della rottura di una fune, causata – secondo l’accusa – dall’usura, conseguente ad un sottodimensionamento del diametro della puleggia di rinvio, era stato colpito e schiacciato da un apparecchio di sollevamento denominato “Gru elettrica a ponte bitrave a forca”. La richiesta di rinvio a giudizio – sempre per il reato di omicidio colposo per violazione delle norme antinfortunistiche, riguarda anche l’azienda nella persona del rappresentante legale pro tempore.

Corriere-2010-11-24-pag21

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