Bastia

Chiascio, la protezione civile ha verificato le sue capacità

 BASTIA UMBRA – Tra l’11 e il 13 novembre si è svolta l’esercitazione provinciale di Protezione Civile denominata “Chiascio 2005” che ha avuto come scenario, una esondazione del fiume Chiascio, coinvolgendo un’area compresa tra Valfabbrica e Bastia Umbra. Vi hanno preso parte, oltre agli enti previsti dal Sistema Nazionale di Protezione Civile, molte associazioni di volontariato. Fondamentale l’apporto della Croce Rossa Italiana, per quanto riguarda la “Funzione Sanità”. Il compito che la Croce Rossa è stata chiamata a svolgere, ha riguardato soprattutto l’implementazione del posto medico avanzato (P.M.A.), nell’ottica di un supporto sanitario più ampio ed efficace, oltre all’ordinaria installazione di un Campo Base a Petrignano d’Assisi. Inoltre la C.R.I. ha messo a disposizione il proprio Nucleo Cucina, garantendo circa 500 pasti giornalieri a supporto dell’Ente e delle altre forze intervenute. Ma la vera innovazione, promossa e coordinata dal Comitato locale C.R.I. Città di Castello, è il P.M.A., una struttura che ha come fine il trattamento sanitario precoce delle vittime di un evento calamitoso. Difatti, la facile trasportabilità, la velocità di installazione pressoché ovunque e la specifica formazione del personale sulla base di protocolli di funzionamento precisi e collaudati, lo rendono uno strumento estremamente efficace, soprattutto in una maxi emergenza. Ma una tale struttura necessita di un coordinamento che implica la presenza di una Sala Operativa, al fine di smistare razionalmente comunicazioni, mezzi e personale. In quest’ottica, per la prima volta, è stato di fondamentale ausilio l’impiego dei “Radioamatori C.R.I.” che hanno operato su frequenze radioamatoriali e in casi eccezionali anche su ponti radio (ripetitori ) messi a disposizione dal C.I.S.A.R., confermandone l’eccellente efficienza e copertura. Ottima, pertanto, la comunicazione tra la sala operativa C.R.I. del P.M.A., il campo base a Ospedalicchio, la Colonna Mobile e i Radioamatori dei vari gruppi di prociv, smistati nei vari centri operativi, per l’essenziale scambio di informazioni interforze. La positiva esperienza ha mostrato una sinergia di fondamentale importanza. Un plauso, infine, a tutti coloro che si sono impegnati.
  

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