Spettacolo finale della scuola di teatro di strada-giovedì 26 aprile 2012, ore 21 Cinema Teatro Esperia – Bastia Umbra
I piccoli artisti della scuola di arti teatrali di Bastia Umbra sono pronti ad andare in scena per mostrare quanto hanno imparato in questi mesi.Nello spettacolo stupiranno tutti cimentandosi su trampoli, giocoleria, recitazione, acrobatica e danza aerea
COMUNICATO STAMPA
Da ottobre stanno seguendo le lezioni delle diverse discipline di arti teatrali ed ora non aspettano altro che mostrare cosa hanno imparato. Loro sono i cinquanta bambini da 6 a 13 anni che frequentano la scuola di teatro di strada di Bastia Umbra organizzata dalla compagnia Piccolo Nuovo Teatro. Giovedì 26 aprile alle ore 21 saliranno sul palco del Teatro Esperia per lo spettacolo finale “Chi sarà mai il Mago di Oz?”. C’è da scommettere che stupiranno tutti cimentandosi nelle discipline imparate: uso delle ombre, danza aerea, acrobatica, trampoli, recitazione e giocoleria. In scena troveremo Dorothy e i suoi tre compagni di viaggio, lo spaventapasseri, l’uomo di latta e il leone, i celebri personaggi del romanzo per ragazzi “Il meraviglioso mago di Oz”, che altro non sono che tre aspetti della personalità dell’uomo. E naturalmente il Mago di Oz, sovrano del Regno di Oz che rappresenta la condizione umana, ovvero il dominio dell’Ego sulla coscienza.
“Lo spettacolo sarà in realtà un gioco delle parti – spiega la compagnia Piccolo Nuovo Teatro – giocheranno “a fare il teatro”, a metterlo in scena, assegnandosi i propri ruoli durante lo spettacolo seguendo il filo del racconto. Ecco perché ogni volta si domanderanno “Chi sarà mai il Mago di Oz?”. Sarà riproposto il tema dell’illusione, che sta alla base del romanzo: quello che siamo, in fondo, non lo decidiamo altri che noi. Il Regno di Oz, dal quale Dorothy cerca di andar via per tornare a casa, rappresenta quel luogo intimo dove ogni uomo rielabora le esperienze personali solo con se stesso. L’ego rappresentato nella storia dal Mago di Oz non deve essere allontanato o cacciato, ma piuttosto va via nel momento in cui prendiamo coscienza delle nostre potenzialità ed impariamo ad usare una nuova misura per dare valore alle nostre esperienze”.

“Chi sarà mai il Mago di Oz?”spettacolo finale della scuola di teatro di strada
giovedì 26 aprile 2012, ore 21 Cinema Teatro Esperia – Bastia Umbra

I piccoli artisti della scuola di arti teatrali di Bastia Umbra sono pronti ad andare in scena per mostrare quanto hanno imparato in questi mesi. Nello spettacolo stupiranno tutti cimentandosi su trampoli, giocoleria, recitazione, acrobatica e danza aerea

COMUNICATO STAMPA
Da ottobre stanno seguendo le lezioni delle diverse discipline di arti teatrali ed ora non aspettano altro che mostrare cosa hanno imparato. Loro sono i cinquanta bambini da 6 a 13 anni che frequentano la scuola di teatro di strada di Bastia Umbra organizzata dalla compagnia Piccolo Nuovo Teatro. Giovedì 26 aprile alle ore 21 saliranno sul palco del Teatro Esperia per lo spettacolo finale “Chi sarà mai il Mago di Oz?”. C’è da scommettere che stupiranno tutti cimentandosi nelle discipline imparate: uso delle ombre, danza aerea, acrobatica, trampoli, recitazione e giocoleria. In scena troveremo Dorothy e i suoi tre compagni di viaggio, lo spaventapasseri, l’uomo di latta e il leone, i celebri personaggi del romanzo per ragazzi “Il meraviglioso mago di Oz”, che altro non sono che tre aspetti della personalità dell’uomo. E naturalmente il Mago di Oz, sovrano del Regno di Oz che rappresenta la condizione umana, ovvero il dominio dell’Ego sulla coscienza.
“Lo spettacolo sarà in realtà un gioco delle parti – spiega la compagnia Piccolo Nuovo Teatro – giocheranno “a fare il teatro”, a metterlo in scena, assegnandosi i propri ruoli durante lo spettacolo seguendo il filo del racconto. Ecco perché ogni volta si domanderanno “Chi sarà mai il Mago di Oz?”. Sarà riproposto il tema dell’illusione, che sta alla base del romanzo: quello che siamo, in fondo, non lo decidiamo altri che noi. Il Regno di Oz, dal quale Dorothy cerca di andar via per tornare a casa, rappresenta quel luogo intimo dove ogni uomo rielabora le esperienze personali solo con se stesso. L’ego rappresentato nella storia dal Mago di Oz non deve essere allontanato o cacciato, ma piuttosto va via nel momento in cui prendiamo coscienza delle nostre potenzialità ed impariamo ad usare una nuova misura per dare valore alle nostre esperienze”.

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