L’ex candidato sindaco del centrodestra replica alle tesi di maggioranza sull’urbanistica

BASTIA — Appena si tocca l’urbanistica, che per il Comune è la madre di tutti gli interessi sia pubblici sia privati, scatta l’attenzione dei partiti. Ora è Forza Italia con una dichiarazione del capogruppo della Casa delle Libertà Fabrizio Masci (nella foto) a tornare sul tema delle regole più restrittive della capacità edificatoria, sollevato prima dai Ds, poi confermato dallo Sdi e infine richiamato in una nota della Margherita che annuncia la necessità di una revisione del Piano regolatore generale per ridisegnare la città. Masci, che aveva affrontato questi temi in campagna elettorale facendone in qualche modo la bandiera del confronto, si meraviglia che ora gran parte del centrosinistra, in particolare i Ds responsabili della gestione urbanistica quarantennale del Comune, inserisca il contenimento dei volumi come obiettivo prioritario. «Peccato — osserva l’avvocato Masci — che tutta questa gente dimentichi di riconoscere che, se oggi siamo tutti concordi su questa visione, ciò è dovuto alla dissennata politica urbanistica che lorsignori hanno portato avanti negli ultimi decenni». I nuovi criteri da tutti auspicati, secondo l’esponente del centrodestra, trovano consenziente Forza Italia che ha sostenuto, da sempre, la necessità di un’edilizia che premiasse la qualità abitativa, mettendo in secondo piano la quantità, e di favorire le zone industriali che anteponessero la capacità di produrre occupazione e innovazione rispetto ai metri quadrati edificati. «Il centrosinistra allora — rileva Masci — ci accusava di essere contro lo sviluppo della città e oggi ci stupisce il candore con cui, chi ha portato avanti una politica opposta, dice ai cittadini che bisogna cambiare strada, senza dare spiegazioni adeguate». Masci conclude con un paragone automobilistico: «Quale credibilità può avere chi propone oggi di ’frenare il cemento’, quando ieri era lo Schumacher del mattone? Ed evita di ammettere di aver avuto uno stile di guida sbagliato?».
m.s.

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