Bastia

Chi gioca in difesa del «Percorso verde»

A Bastia è sempre più frequentato, ma ci sono problemi di pulizia e manutenzione 
 
 di ADRIANO CIOCI


BASTIA – L’area verde lungo il Chiascio è diventata il punto di ritrovo per chi abita a Bastia, specialmente in estate. Ma ora emergono luci e ombre, mentre le presenze lungo il percorso verde si moltiplicano. Gli sportivi di ogni età, gli anziani, i bambini ormai si danno appuntamento per godere in libertà momenti di aggregazione sociale e di cura del corpo. Soprattutto nelle ore pomeridiane il lungo percorso, che si snoda dal confine con il comune di Assisi fino a Costano, costeggiando il torrente Tescio e il fiume Chiascio, si riempie di bastioli alla ricerca di un po’ di fresco.
L’area dell’alveo in queste settimane è interessata da iniziative finalizzate alla valorizzazione del luogo. Ogni sabato pomeriggio, per esempio, per tutta la durata dell’estate, il parco annesso al percorso verde, all’ingresso di via del Guado, viene dedicato all’animazione con il Centro di aggregazione giovanile “Clik”.
«L’abilità dei ragazzi del Clik con animazione per i bambini e per le famiglie che si sono svolte in questi mesi – spiega l’assessore Giorgio Antonini – ci ha spinto a portare al percorso verde le attività del Centro. Gli animatori propongono giocoleria e clowneria di strada, accanto a momenti dedicati ad interessi musicali in genere. Una manifestazione che ha carattere ludico-aggregativo: i ragazzi potranno impegnarsi nell’utilizzo dei vari strumenti, ascoltare e fare musica, potendo portare strumenti propri o utilizzando percussioni realizzate all’interno del centro».
I primi appuntamenti hanno riscosso una discreta partecipazione. Ma queste iniziative, seppur qualificanti, non bastano da sole a preservare e mantenere questo bene caro ai bastioli. Sempre più spesso si alzano voci di protesta nei confronti di un certo abbandono del luogo.
L’ultima in ordine di tempo è quella espressa da Marina Bacchi, responsabile di Azzurro Donna di Bastia: «Voglio segnalare lo stato di abbandono di alcune parti del percorso. La sporcizia testimonia che la pulizia viene fatta in maniera sommaria. Anche i divieti che il Comune ha apposto vengono sistematicamente disattesi. Le radici e alcuni sassi che affiorano dal terreno spesso sono motivo di infortunio per chi fa jogging o passeggia. I rami e gli alberi caduti dovrebbero essere rimossi, i cestini delle immondizie resi funzionali e puliti con maggiore frequenza. La pulizia globale del percorso dovrebbe essere più efficace. Infine il controllo diurno e notturno è un’esigenza reale e richiesta da molti».


 

Exit mobile version