Bastia

Chi deve «fare ammenda d’incapacità»?

BASTIA UMBRA –  Mi piacerebbe sapere chi parla a nome della “Sezione Bastiola del PD”, perché a leggere le loro dichiarazioni si intuisce la completa mancanza di una “conoscenza amministrativa” che dovrebbe impedire il mettere nero su bianco evidenti castronerie che fanno emergere una disarmante incapacità a capire le dinamiche e le procedure che prevede la legge per la progettazione e la realizzazione delle opere pubbliche. Eppure 45 anni di amministrazione avrebbero dovuto formare una classe dirigente in grado di capire come funziona l’amministrazione di un comune e soprattutto comprendere quando è il momento della propaganda, quello della protesta o quello della proposizione. Evidentemente il nuovo corso del PD,  privato della stanza dei bottoni, lascia la ribalta a chi non ha esperienza, facendo in modo che le nuove leve si brucino con le loro mani, per poi far tornare in sella i “vecchi marpioni”.

Chi dovrebbe fare “ammenda d’ incapacità”  (così la chiamano loro) è chi ha male amministrato ed è stato per questo mandato a casa dagli elettori. Non credo che siano molti coloro che a sinistra dopo aver avuto in comune anni di amministrazione e che per questo sanno bene come funziona la macchina comunale, possano condividere queste premature ed estemporanee accuse, volte a dimostrare le mancate promesse elettorali di Stefano Ansideri, che, a loro dire, con la sua Amministrazione, in 8 mesi avrebbe dovuto realizzare le sedi rionali, il sottopasso di Via Irlanda, e quello di via Firenze. Il tutto senza fondi disponibili da spendere, perché è vero, il bilancio è a posto (ci mancherebbe, altrimenti si sarebbe intervenuto nelle sedi opportune), ma è anche vero e non temo smentita sul fatto che le somme disponibili  del 2010 e gran parte di quelle del 2011 sono impegnate per pagare le opere pubbliche fatte dalla precedente amministrazione.

In realtà gli elenchi pubblicati non sono altro che l’ammissione del fallimento di una politica che non è stata in grado di capire ed individuare le priorità della città: quella del centrosinistra soprattutto degli ultimi dieci anni.  Molti ricorderanno che è stato Lazzaro Bogliari allora sindaco a trattare con le ferrovie i contributi per i sottopassi, primo dei quali da realizzare doveva essere quello di via Firenze, poi basta rileggere la rassegna stampa dei primi mesi del 2005, per sapere che qualcuno scelse di fare prima quello  di San Rocco che è stato portato in condivisione con la città a febbraio 2005 per poi essere inaugurato nel 2008 e sarà pagato con il bilancio del 2010 e 2011.

L’8 Febbraio 2005 il Sindaco Lombardi portava in partecipazione presso il centro sociale di Borgo Primo Maggio il progetto del sottopasso e dichiarava: “L’intervento, si inserisce all’interno dell’accordo tra l’amministrazione comunale di Bastia Umbra e Reti ferroviarie italiane (Rfi) per giungere progressivamente all’eliminazione di tutti i passaggi a livello che tagliano in due il territorio bastiolo, costringendo la viabilità e creando anche un potenziale pericolo. Un progetto che, nei programmi dell’amministrazione comunale, così come previsto nel piano triennale delle opere pubbliche, proseguirà con la realizzazione nel 2007 dell’altro sottopasso in via Firenze.” Alla luce di questo quali azioni ha intrapreso la “Sezione Bastiola del PD” per contestare al suo sindaco il mancato rispetto delle promesse dopo 5 anni di governo?

Ai cittadini le considerazioni.

Francesco Fratellini

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