BASTIA UMBRA – All’altezza dello svincolo di Umbriafiere, nell’area della ex Pic Petrini, l’amministrazione comunale ha individuato un’area da destinare ad uso commerciale. A fine 2008 è stato adottato un progetto in consiglio. Sono 40 mila metri quadrati di terreno: 4 mila verranno assegnati alla Coop, altri 4 mila spetteranno alla restante zona commerciale. Ci saranno parcheggi per circa 500 posti macchina.
Dall’altra parte di Bastia, in via Irlanda, nei giorni scorsi la ditta Bastianova ha apposto un cartello  dove si indica che tra la strada e la ferrovia si stanno compiendo sondaggi idrogeologici per realizzarvi un centro commerciale.  Il sindaco Lombardi è andato su tutte le furie e ha diramato un comunicato per annunciare una denuncia presso i carabinieri, lamentando l’arbitrarietà del cartello.
In realtà la società Bastianova ha preso atto della delibera del consiglio comunale del 22 aprile scorso quando, tra la sorpresa generale, la maggioranza in extremis revocò il piano attuativo pubblico-privato dell’area ex Deltafina, adottato nel giugno 2007 (l’insediamento commerciale veniva spostato da via Irlanda dentro il perimetro dell’ex tabacchificio e venivano cancellate le scuole). Questa variazione provocò accesissime polemiche e opposizioni nei cittadini. L’ iter della delibera non ebbe mai conclusione.
Ma perché Lombardi ha deciso nell’aprile scorso di tornare indietro rispetto a due anni fa e proprio a ridosso delle elezioni? Su questo si basa la denuncia della ditta Baldelli, che ha citato il comune a risarcire i danni per le presunte inadempienze durate anni.
Con la revoca del 22 aprile 2009 è stato di fatto ripristinato il piano  di ristrutturazione approvato nel giugno 2003 (il cosiddetto piano Barabani, presentato dalla società Parco Roma di Alfredo Falaschi). Comprendeva anche l’ex Deltafina. In quell’atto, tra l’altro, si prevedeva in via Irlanda l’ edificazione di tre edifici residenziali alti 13metri, oltre a un supermercato di 12 mila metri cubi, di  4 metri e mezzo di altezza, dotato di un parcheggio per oltre 500 posti auto. Poi la società Parco Roma vendette a Bastianova che, sulla base di detto piano definitivamente approvato, costruì tre palazzine. Esiste disegnata anche una nuova viabilità in funzione dell’ insediamento commerciale.
Ora che succederà, nasceranno due poli commerciali in concorrenza l’uno con l’altro?
Chi ha compiuto queste scelte si rendeva pienamente conto di quello che faceva?  E gli imprenditori che cosa penseranno? Di vivere nel paese dell’incontrario?
Come fanno gli amministratori (Marchi, Pecci, Tabarrini, Geoli e tanti altri oggi muti come pesci) a giustificare la loro difesa ad oltranza fatta in quei giorni e il dietrofront su tutta la linea?
E i cittadini non furono invitati con una lettera personale ad ascoltare i motivi della scelta?. Ce lo ricordiamo tutti il patetico appello.
E il supervotato Criscuolo, con la sua bomboletta spray di airfresh, perché non parla?  Quanto conta in questo gioco? E quanto conterà se sarà sindaco? Quanto il due di briscola?
Il voltafaccia è stato imposto da qualcuno? E da chi?
Ma in che città viviamo?.
Tutto avviene sopra la testa dei bastioli e da troppi anni ad opera dei soliti noti. I tristi risultati sono davanti ai nostri occhi.
E se non si cambia alle prossime elezioni, non si cambierà più.


Antonio Mencarelli

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