L’invito del direttore generale Rossi: “Incontriamoci per una soluzione”
BASTIA UMBRA – L’invito lo aveva già lanciato alcuni giorni fa; adesso lo rinnova, chiedendo alla famiglia del giovane disabile di Bastia Umbra di incontrarsi “per trovare insieme un percorso formativo per il giovane”. Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria, Nicola Rossi, torna sulla vicenda di G.S., invitando i genitori ad un incontro che possa far sì che la situazione si sblocchi. Un confronto che però, ripete Rossi, deve necessariamente partire da un punto fermo: il rispetto delle norme. “Ci sono delle regole da seguire, per tutti. La scuola ha un compito ben preciso che deve seguire e da questo non si può derogare, mettendo in discussione l’intero sistema con delle decisioni che vanno contro norme precise. I docenti hanno dato una valutazione del ragazzo e da questa non si può prescindere nel modo più assoluto, visto che al ragazzo, a conclusione dell’anno scolastico 200812009, era stato rilasciato, così come previsto nei confronti di giovani con un piano educativo personalizzato, un attestato di credito formativo. Un attestato che dà diritto all’iscrizione alla scuola superiore. Questo è il dato oggettivo con il quale ci si deve confrontare. Ma al tempo stesso rinnovo l’invito a un incontro con i genitori per individuare un percorso formativo per il giovane”

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  • Ho seguito con interesse l’evolversi della questione e a quanto ho capito il ragazzo ha frequentato per due anni la scuola elementare e per un anno la scuola media. Con soli tre anni di frequenza al posto degli otto canonici (5 elementare e 3 media), ha i titoli per frequentare le superiori. La domanda mi sorge spontanea, o il ragazzo è un fenomeno (ma a quanto riportato non sembra) oppure le cose non sono andate per il verso giusto. Vedendo ciò che scrive la famiglia (se ciò è vero) sembra che le istituzioni si siano poco interessate del problema, con varie ripercussioni sia dal punto di vista sociale che familiare. La risposta di Rossi in questo articolo è poca cosa difronte al problema, anche perchè ipotizza soluzioni poco rispondenti ad una realtà, che a quanto sembra sia molto diversa e più complessa.

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