Cercansi undici rilevatori

Per il censimento solo otto dipendenti comunali hanno detto sì
BASTIA UMBRA – Saranno quattro i dipendenti comunali che svolgeranno mansioni da rilevatori statistici per le operazioni da svolgere in occasione del quindicesimo censimento nazionale in programma per il prossimo mese di ottobre. Lo si comunica dal palazzo del municipio bastiolo, da dove si fa sapere che solamente quattro dipendenti comunali hanno risposto positivamente alla richiesta di disponibilità inoltrata dal governo locale. Dal momento che le
figure necessarie per svolgere le mansioni legate al censimento in oggetto devono essere quindici in totale,secondo quanto indicato dallo stesso Istituto Nazionale di Statistica, dal comune di Bastia Umbra si fa sapere che, a questo punto, si acquisiranno risorse umane dalla graduatoria di giovani laureati disponibili a effettuare collaborazioni a tempo determinato.“L’amministrazione comunale di Bastia Umbra, facendo proprie le linee d’indirizzo diramate lo scorso giugno con una circolare dall’Istituto nazionale di statistica, ha pubblicato un avviso riservato al personale dipendente del Comune per raccogliere la disponibilità di quindici dipendenti che si fossero dichiarati disponibili a svolgere le funzioni di rilevatori statistici per le operazioni di censimento, al di fuori dell’orario di lavoro” si precisa dal palazzo del municipio bastiolo. “Alla scadenza dell’avviso, ovvero al 31 luglio 2011, hanno risposto positivamente quattro dipendenti comunali. Pertanto, per coprire i rimanenti undici posti di rilevatori statistici si farà ricorso alla graduatoria composta da giovani laureati per incarichi di collaborazione a tempo determinato, formata con bando n. 931 dell’8 ottobre 2009, valida fino all’8 ottobre 2012”. La procedura in attuazione,pur indipendente da esse, soddisfa anche le aspettative del coordinamento comunale del Partito Democratico,che aveva sottolineato come, in tempi di crisi e disoccupazione come quello attuale, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto valutare da subito l’ipotesi di coinvolgere soggetti giovani e senza lavoro per svolgere le mansioni legate al censimento.