AMMINISTRATIVE
BASTIA UMBRA – Trentanove anni, madre di due bambini, medico chirurgo alla Asl l Ecco, in sintesi, la carta d’identità di Simona Carosati. Sguardo rassicurante, modi affabili e grinta d’acciaio: il centrosinistra bastiolo gioca la carta “rosa” per strappare il Comune al centrodestra e al sindaco uscente Stefano Ansideri. Una sfida che si preannuncia senza esclusione di colpi, ma che Carosati ha messo nel conto: «La mia candidatura nasce da un progetto di rinnovamento ed è per questo che quando mi è stato chiesto d’impegnarmi in prima persona, non ho avuto nessuna esitazione: è il momento che i giovani siano protagonisti e si mettano alla prova in un progetto al servizio della comunità». Sul suo nome, sembra che pezzi danovanta del centrosinistra, come la presidente Marini e il sottosegretario Bocci, abbiano fatto scattare il semaforo verde della “benedizione”.
Una comunità, quella bastiola, che secondo Carosati negli ultimi anni è stata poco o per nulla coinvolta nelle scelte fatte in vari ambiti: «Le scelte urbanistiche sono state fatte più sull’onda degli annunci che su vere e proprie scelte strategiche e il tema del recupero non è mai stato affrontato seriamente: ma anche sulla scuola cosi come sulla difesa dell’ambiente, questa è stata un’Amministrazione che è andata avanti con progetti – sottolinea – che in molti casi non sono stati capiti dai cittadini o che sono stati apertamente contestati come la centrale a biogas di Costano. Per quanto mi riguardo, se sarò eletta, presterò attenzione alle esigenze che si manifestano fuori dal palazzo del Comune piuttosto che cercare di risolvere tutto con sche costruiti a tavolino». Un modello quello del la partecipazione che il candidato sindaco del centrosinistra seguirà anche nella stesura del programma elettorale: «Il programma con cui ci presenteremo al voto di primavera, sarà il frutto del confronto che da qui in avanti avremo con le varie categorie sociali ed economiche della città: ascolteremo le loro richieste ed esigenze e poi prenderemo una decisione nell’interesse di Bastia». Timori o paure? Carosati, sorride e risponde diretta: «Nessuna paura, perché la mia scelta nasce dall’amore che ho per questa città». Insomma, la pulzella del centrosinistra è pronta a scendere in battaglia. E il segretario comunale del Pd, Vannio Brozzi, non ha dubbi: «Una scelta di rinnovamento e competenza che sarà premiata dai bastioli». Che la sfida abbia inizio.
P.P.BUR.
(foto Migliosi)
E’ arrivata Giovanna d’Arco.
Altro dipendente pubblico lottizzato che non può dire di no all’apparato, speriamo in bene.
Ma è possibile che la sinistra produce solo dipendenti pubblici pagati con i soldi dei semplici cittadini?, ci tranquillizza che sono bravi, vincono concorsi, hanno referenze ottime e fanno perdere tempo ai semplici cittadini che li devono anche pagare, così gira l’italia. Viva il vecchi PD
Dialettica medioevale …. e contenuti scialbi !! Parole usate da quello che é un vecchio sistema di fare politica. Come prima uscita ha dimostrato solo di avere le cuffiette e ripetere parole usate dai vecchi politici di sinistra …. evidenziando una scarsa conoscenza dell’amministrazione comunale. In pratica “una pedina del vecchio sistema”!! In bocca al lupo.
Sono andato alla presentazione per ascoltare e giudicare con la mia testa, ebbene, forse sono prevenuto ma è stato come pensavo.
La candidata è una brava donna, laureata, dipendente pubblico nella lottizzata ASL, faccia pulita ecc. ecc. ma una caratteristica è importante…….è totalmente a digiuno della politica, della macchina amministrativa e della storia del centro sx di Bastia. Queste ultime sono le vere qualità che fanno di lei il candidato ideale per Zeppavagone ed i suoi. No sa quindi dovrà chiedere; non ha mai amministrato quindi dovrà chiedere aiuto; non conosce quindi non è influenzata da tutto ciò che a Bastia è avvenuto ……. e molto è avvenuto. Come nel più classico del non vedo, non sento e non parlo. E’ il candidato ideale DA GUIDARE.
Se veramente questa Signora si presenta per rottamare, dicendo cose che la gran parte delle persone condividono e restituisce parole e pensieri ai bastioli ben venga, ma se è la candidata del vecchio sistema che ha sfruttato Bastia e i Bastioli ed è la candidata dei vecchi politici lottizzati e lottizzatori allora è la fine. Non esiste più babbo (Stato o Regione) che manda i soldi.
Nel frattempo qualcuno le potrebbe spiegare chi sono gli esodati? Perché dall’intervista su Terrenostre è più che evidente che non lo sa.
Vedere in tv la presentazione della Carosati è stato noioso! E’ la classica faccia pulita che nasconde il passato, ampiamente rappresentato dalle vuote parole seguenti dei vecchi volti PD, giovani e anziani. La cosa peggiore è che a livello comunale, e meraviglia che in primis siano quegli esponenti nati non molti anni fa, si parli questo POLITICHESE spinto, inconcludente, che nulla sa dire/esprimere, ancora meno sa fare poi, quando messo in pratica e che allontana, sempre in modo più consistente, il cittadino! Siete la copia ancor più pietosa di ciò che vediamo tutti i giorni al tg, quindi ravvedetevi, se ci volete arrivare!
Mi domando, come può almeno rinnovare ( rottamare sarà per lei impossibile visto come e da chi è stata candidata ) una persona che ad ogni incontro porta con se, come biglietto da visita, tal Zeppavagone e dove non è accompagnata, vi è stata una preventiva telefonata di presentazione, effettuata dallo stesso ?