Tutti si sono accorti che ultimamente il dibattito politico, probabilmente perché ci si avvicina alla prossima scadenza elettorale, si è fatto più intenso ed ha evidenziato con chiarezza le oggettive difficoltà che si registrano nei rapporti tra tutte le espressioni in cui si è articolato il centrosinistra a Bastia Umbra, riflettendo al contempo le criticità che si avvertono anche all’interno delle stesse. Non ci si illuda, si tratta di difficoltà che senza alcuna eccezione attraversano tutte le forze del centrosinistra cittadino e che presentano dei tratti comuni a tutte. Ricordo che siamo ormai a pochi mesi dalla scadenza del quinquennio amministrativo e richiamo l’attenzione sul fatto che bisognerebbe pensare a un effettivo rilancio politico e programmatico della città in termini di idee, di innovazione, magari alla ricerca di nuova identità, in grado di affrontare i temi emergenti e pressanti di una città che, come la nostra, oggi vive in maniera totale la difficoltà dell’impresa, costretta a misurarsi in un scenario internazionale che non offre garanzie nè protezioni dalle turbolenze finanziarie e dalle speculazioni sui prodotti petroliferi e sulle materie prime. A cio si aggiungono le tematiche di carattere sociale che si pongono in termini nuovi e per alcuni versi inediti, quali i temi della sicurezza della città e della percezione che di questa hanno i cittadini, la complessità prodotta dalla necessità di realizzare una “nuova integrazione” rivolta ai cittadini stranieri con tutto ciò che questa situazione comporta a livello culturale e sociale. Sulla base di un simile ragionamento dove si prende atto dell’esistenza di questioni aperte che impongono delle serie riflessioni sul modello di società che si vuole porre in essere e che comunque rappresentano tematiche molto impegnative, che investono non solo il livello nazionale ma anche quello locale, dove talvolta queste si presenta: no con maggiore rilevanza, le divisioni del centrosinistra che si registrano nella nostra città appaiono ai più come risibili, e comunque restituiscono una immagine di scarsa affidabilità e di inadeguatezza sia delle forze politiche cittadine chiamate a gestire questa complessità che dei soggetti che ne sono l’espressione. Questa tendenza va immediatamente interrotta per far riacquistare alla classe politica la credibilità e l’affidabilità necessarie per perseguire un valido progetto di sviluppo della città, mantenendosi nel solco di una sana tradizione di buona amministrazione che ha contraddistinto per lunghi anni il centrosinistra di Bastia Umbra, che si è sempre presentato ai vari appuntamenti elettorali con proposte innovative e, soprattutto con la capacità di proporre il rinnovo della classe dirigente, in grado non solo di acquisire i consensi della parte di città che si riconosce sempre e comunque nelle forze del centro sinistra, ma spesso e in maniera determinante ricevendo consensi anche da altri settori dell’opinione pubblica cittadina. Il mio appello personale è diretto indistintamente a tutte le forze politiche che si riconoscono nel centrosinistra e ai loro rappresentanti, affinché, per il bene della città, mettano a disposizione le loro capacità di dialogo e di collaborazione, per superare i problemi sia relazionali che politici, al fine di restituire la fiducia necessaria e la credibilità nella propria classe dirigente, tanto più che proprio partendo dalla necessità di individuare i nuovi gruppi dirigenti e il nuovo sindaco si apre un’occasione propizia per condividere insieme, seppur attraverso passaggi complicati e difficili, le scelte necessarie. Concludo dicendo che sebbene “la stampa” a volte si sia preoccupata di segnalare le mie preferenze su eventuali candidature, voglio rassicurare che io ho una sola preferenza e una sola scelta: quella cioè che tutte le forze politiche attraverso i propri organismi e attraverso le forme che riterranno più opportune, indichino in maniera unitaria il futuro candidato sindaco di Bastia Umbra. Su quella proposta unitaria io mi spendero senza esitazioni e senza condizioni.
