Bastia

Centri sociali, il cambio in corsa del regolamento Ecco gli obiettivi

SCARSA CAPACITÀ di governo è la critica più dura della sinistra nei confronti del sindaco Ansideri. La risposta del primo cittadino non si fa attendere e sceglie un terreno ritenuto una ‘riserva’ della sinistra: i centri sociali che Ansideri appare determinato a rimodellare secondo principi e modalità adatte al terzo millennio. Principi ed obiettivi che sono stati illustrati ai presidenti dei centri sociali (San Bartolo, Campiglione, San Lorenzo, Circolo Arci Bastiola, XXV Aprile, Borgo I Maggio, Cipresso e Ospedalicchio), alla presenza degli assessori Fratellini e Mantovani e del responsabile comunale del settore Sociale Elisa Granocchia. Ecco gli obiettivi prioritari delle nuove convenzioni dei centri sociali: non sarà possibile dare a soggetti terzi la gestione interna del bar, che spetta in esclusiva al soggetto responsabile della gestione del Centro; i Centri sociali, a partire dal 2011, saranno esentati dal pagamento della Tarsu (Tassa rifiuti), che passerà a carico del Comune; sarà invece possibile che i Centri, per le parti dei fabbricati o delle superfici in concessine, possano darli in uso ad associazioni del territorio, previo parere favorevole del Comune; inoltre, ogni Centro sarà dotato di collegamento Internet a banda larga, le cui spese di allaccio e abbonamento saranno a carico del Comune. Questa iniziativa darà anche la possibilità ai centri di rinunciare al canone telefonico e optare per il sistema ‘voip’ che prevede le sole spese per le conversazioni telefoniche. «Si tratta — ha concluso Ansideri — di uniformare, d’ora in avanti, i rapporti contrattuali di tutti i Centri e di dare ulteriori possibilità di risparmio ai gestori».
m.s. 
Nazione-2010-12-18-Pag15

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