BASTIA UMBRA – La giunta comunale ha prorogato, dal 28 aprile al 31 dicembre di quest’anno, le convenzioni per la gestione dei centri sociali di Bastiola, Campiglione, XXV Aprile, Borgo I Maggio, Cipresso e San Lorenzo. Nel territorio comunale sono attivi undici centri sociali, otto dei nove di proprietà comunale sono concessi in gestione ad associazioni del territorio all’uopo costituite. Al rinnovo si è giunti dal momento che non sono pervenute richieste da parte di altre associazioni del territorio finalizzate alla gestione dei centri sociali in questione e in quanto il Comune di Bastia non è in grado di gestirli direttamente.
“CENTRI A SOCIALI” redaggio di una cultura di allevamento in batteria, di voti della sinistra storica Bastiola, che da sempre sono solo dei concorrenti sleali dei BAR che si trovano nelle vicinanze……..
Incredibile la nostra incoerente voglia di “cambiamento”.
“COM’ERME STEMME”…………………………………………………………………………………BHA..!!!!!!
quindi?
viene regalato il libretto rosso di mao in questi luoghi? pensa che in alcuni sulla porta c’è l’adesivo di un partito politico…..
si lo sò!!!!!! non capisco che centra con il cambiamento
Ma a nessuno è vietato entrare o fare una partita a carte con gli amici. Mi sembra che spesso le considerazioni per questioni di parte, siano portate verso un limite per molti difficile da comprendere. I tempi attuali, specialmente dalle nostre parti, difficilmente si prestano ad ideologie prefissate, le quali trovano il tempo che trovano. Mentre è più facile trovare un senso di riflessione che possa far maturare nell’individuo una coscienza sul proprio vissuto in riferimento a ciò che gira intorno, soprattutto nell’ambito politico. Inoltre all’orizzonte non si scorge niente altro se non bar, pub e cinema, luoghi dove l’aggregazione e la discussione è poco o per niente consentita, quindi anche con l’ausilio di tali luoghi, sfruttati nel giusto mdo, si possono far crescere le persone. La politica, non credo che nulla debba temere, se mantiene la sua correttezza e risponde appieno alle esigenze della collettività.
I centri sociali davano effettivamente l’impressione di avere uno scopo di controllo pseudopolitico, ma visto che oramai ci sono e hanno anche una funzione sociale, cerchiamo di utilizzarli al meglio per la funzione sociale.
Per evitare il fraintendimento tra scopo politico e sociale proporrei un continuo ricambio dei consigli e presidenti, in alcuni le stesse persone sono in carica da piu anni e come sappiamo la miglior garanzia per la democrazia e il cambiamento. Per togliere ogni dubbio, inserire nelle convenzioni o statuti questa regola contribuirà a togliere qualche dubbio.
Non dobbiamo credere che la “quercia fa l’uva” ….. certi spazi dovrebbero essere ceduti a privati che con la Partita Iva, e denuncia dei redditi, gestiscono una attivita che può veramente servire al “sociale”…………………..l’aggregazione si fa con manifestazioni, attività culturali e ludiche di ogni tipo e non facendo solo “una partita a carte o vedere la partita di calcio”…..(spesso a suon di bestemmie)…. i costi di gestione non possono gravare su tutti i cittadini, quando chi li frequenta in maniera consistente è una parte modesta, Voi non immaginate quanto costano al Comune la manutenzione di 11 centri sociali, ogni anno.
E allora tutti a dipingere, a scrivere poesie, a leggere libri e poi commentarli, a fare lunghe passeggiate. Guai fare una briscola o uno scopone, commentare una partita di calcio, parlare di tutto e di tutti(così è la vita) perchè questo è di sinistra e quasi sovversivo, comunque sono azioni fatte da persone ignoranti, prive di bon ton e di una visione della vita che non va daccordo con il modo di vedere dei ben pensanti. Ma si chiudiamoli perchè danno fastidio, all’interno si crea gentaglia ed individui riprovevoli. Poi ci sono i costi e l’iva che non pagano, vergogna, poichè in tutta Italia le tasse le pagano puntualmente tutti.
OK…………………………………..???????