Parlano i tecnici Anas  
 
BASTIA UMBRA – Non c’è un termine certo per la riapertura della statale 75 Centrale umbra nel tratto tra Bastia e Ospedalicchio, dove da oltre un anno sono iniziati i lavori con il restringimento della carreggiata da quattro a due corsie. Nessuno sembra in grado di poter tranquillizzare gli esasperati automobilisti che si trovano a transitare sulla strada che è nata per i grandi collegamenti interni tra Perugia e Foligno.
Neanche il compartimento Anas del capoluogo umbro. Solo giustificazioni sulla lentezza dei lavori di un cantiere aperto ormai da quattro anni.
«I ritardi degli ultimi mesi – ha spiegato l’ingegner Gianluca De Paolis, responsabile per l’Anas di questo cantiere – sono collegati ai maggiori costi dell’opera e alle carenze finanziarie dell’ente. Una questione che non riguarda solo questa opera e neanche limitata all’Umbria, ma che è di rilievo nazionale». Insomma, un progetto nato dieci anni fa, messo a punto alla fine degli anni Novanta con le indispensabili autorizzazioni di Regione e Comune, poi l’appalto che è partito nel 2001 e portato avanti nel corso di quasi quattro anni, ma ancora incompleto. «Contiamo di aprire la mezzeria dove il sottopasso è stato realizzato per oltre il 50% — ha annunciato De Paolis – entro i prossimi quindici giorni e contemporaneamente, però, apriremo un nuovo cantiere per ampliare la carreggiata all’altezza dello svincolo di Collestrada».
Quest’ultimo intervento comporterà la chiusura di una sola corsia nella direzione Foligno-Perugia, tuttavia i disagi per gli automobilisti, se saranno meno pesanti all’altezza del cantiere di Ospedalicchio addirittura sono destinati ad aumentare per chi è diretto a Perugia o verso l’alta valle del Tevere. E la possibile chiusura definitiva del cantiere e consegna dei lavori? «Forse il prossimo marzo — ha pronosticato De Paolis — se entro il 2005 il governo garantirà la liquidità all’Anas». Nato per ultimo, questo svincolo sulla SS 75 è destinato anche ad una gestione travagliata, il che pone diversi interrogativi. Il primo tra tutti riguarda la ragione, ancora oggi inspiegabile, di realizzare due svincoli, tra Ospedalicchio e Collestrada, nel raggio di appena due chilometri senza risolvere uno dei problemi più delicati, quale è quello di un rapido collegamento con l’aeroporto di Sant’Egidio. Uno spreco di denaro pubblico di cui qualcuno dovrà pur dichiararsi responsabile.
M.S. 

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