Bastia

C’è il disco verde per il piano Franchi Il “cuore” del centro cambierà volto

franchiIn venti ettari sorgeranno parco fluviale, aree commerciali e residenziali. Attesa per il sottopasso

di Sara Caponi

BASTIAUMBRA -La storia della città è scritta: giovedì sera il consiglio comunale ha approvato in via definitiva il piano attuativo di iniziativa mista denominato “piano Franchi”. Un atto che cambierà il volto del cuore cittadino riqualificando una vastissima area del centro urbano. Venti ettari che si estendono dalle porte del centro storico al fiume Chiascio,per 237 mila metri cubi di volumi totali. Il piano, suddiviso in stralci, prevede tra l’altro la realizzazione di un parco fluviale, aree commerciali, direzionali e residenziali (tra cui un centinaio di appartamenti di social housing),nuovi parcheggi, una residenza per anziani e una nuova viabilità,che includerà quattro rotatorie e un ponte carrabile sul Chiascio per connettere il centro storico al villaggio XXV Aprile.Ma l’opera più attesa è indubbiamente il sottopasso ferroviario di via Firenze, il cui cantiere partirà presumibilmente in inverno subito dopo la realizzazione della viabilità alternativa da e perla stazione.L’opera è inclusa nel primo stralcio (il quale vedrà immediata esecuzione per un investimento totale di 50 milioni di euro) e sarà realizzata interamente a spese dell’attuatore senza oneri per il Comune, come del resto tutte le opere di urbanizzazione.Allo stesso tempo, come spiegato dall’assessore Francesco Fratellini, partiranno subito anche la zona commerciale e direzionale, nonché il cantiere della social housing, una sorta di edilizia “agevolata” che risponderà alle esigenze di chi ha un reddito troppo alto per accedere ai bandi per le case popolari, ma non sufficiente a sostenere il costo degli affitti o per accedere al credito per l’acquisto di una casa. Sulla base dei timori manifestati dai cittadini, la minoranza ha riportato in sede consiliare le perplessità legate al rischio della creazione di un quartiere ghetto o dormitorio sull’esempio della vicina Ponte San Giovanni; riserve che la maggioranza ha stigmatizzato, definendole “contraddittorie rispetto all’ideologia rappresentata dal centrosinistra”. Compatto, invece,il plauso della maggioranza a un’opera che rappresenta, come sottolineato dal sindaco Stefano Ansideri, un “volano perl’economia locale che asseconda le volontà di investimento da parte di imprenditori coraggiosi”. Un piano “utile e doveroso”ma “con evidenti finalità elettorali” per la minoranza, che si è compattamente astenuta a differenza del voto favorevole in sede di adozione consiliare (agosto 2010).

Exit mobile version