Verso il voto Sale di giorno in giorno la “temperatura” del dibattito
Le forze che fanno riferimento al vice sindaco sono contrarie all’ipotesi di “minestrone” che vedrebbe protagonisti il Pdl e il Pd
ASSISI – Le probabilità che alle prossime comunali corra anche Giorgio Bartolini sono abbastanza alte. Si legge anche questo tra le righe di una nota di Simonetta Maccabei, esponente della lista che porta il nome del vice sindaco, alla quale non è piaciuto l’accenno, fatto nel corso della conferenza stampa per la ricandidatura del sindaco Claudio Ricci, a una possibile alleanza Pd-Pdl auspicata dal consigliere comunale e provinciale Evian Morani, fautore della “necessità di grandi intese con la Destra, la Lega, l’Udc e il Pd”. A far sobbalzare la Maccabei non tanto la “dimenticanza” sul nome di Bartolini, quanto “l’auspicio di Morani per una coalizione che includa lo stesso Pd, che non sarebbe più forza di opposizione ma di governo, su invito e per volontà del Pdl umbro”. “E pensare – scrive il consigliere di maggioranza – che quando i vertici provinciali e regionali del Pdl sono scesi in massa ad Assisi per ‘benedire’ la candidatura di Ricci a sindaco, credevamo esistesse ancora una differenza tra il Pdl ed il Pd”. Il passaggio fondamentale che svela però la probabile ricandidatura del vice sindaco per un terzo mandato è nelle parole della Maccabei, per la quale “se la coalizione di Ricci dovesse diventare un variegato minestrone con l’intento fantasioso di battere le opposte posizioni politiche del centrodestra che convergono sulla candidatura di Giorgio Bartolini, allora è d’obbligo che la gente sappia fin da subito per quale coalizione è chiamata a votare, chi è dentro, chi fuori, chi governa, chi è all’opposizione”. Per la Maccabei, “certe prese di posizione fatte non al bar sport ma in un’occasione ufficiale danno un’idea dello stato confusionale del Pdl assisano e ingenerano altresì preoccupazioni nell’elettore che vuole invece chiarezza e sapere per chi vota. Vorremo sapere da Rossi e Mantovani, che appaiono come gli sponsor di Ricci, che ne pensano di una così anomala posizione, e soprattutto dovrebbe essere chiarito subito, viste le consultazioni aperte con gruppi e partiti, se Assisi è per il Pdl terra di ecumenismo o comunismo”. E dopo l’inedita alleanza consiliare di lunedì (quando con i voti Udc e con il rimanere in aula della minoranza di Pd e Mongolfiera, le tre forze di opposizione, la maggioranza “ ricciana” ha sopperito all’assenza o al voto contrario di Maccabei e Rio – lista Bartolini – e Pastorelli e Lollini – gruppo misto in rappresentanza della Lega Nord il primo e della Destra il secondo) sono proprio questi ultimi due a “picconare” ulteriormente il sindaco: “Abbiamo ritirato la nostra mozione sui test antidroga per gli amministratori visto l’appello, fatto da Ricci, sulla necessità di rispettare il settore tecnico che aveva stabilito la non competenza del consiglio ad occuparsi di certi argomento, ma il sindaco ci spieghi non solo perché ha cambiato due volte idea sulla vendita della scuola di Viole, ma anche perché non ha firmato l’ordinanza di inagibilità firmata da quel settore tecnico per cui, parole sue, bisognava avere rispetto”.
Flavia Pagliochini
Corriere-2010-10-28-pag22