Nel mirino il bilancio, la gestione del personale e i servizi 
 
Immediata replica dell’amministratore unico Brozzi
 
 
PERUGIA — «La Ferrovia centrale umbra non è competitiva». Questa l’accusa del gruppo consiliare della Cdl a Palazzo Cesaroni da dove, nell’ambito di una serie di approfondimenti sulle società, gli enti e le aziende afferenti in vario modo alla Regione, il Polo sferra il suo attacco alla maggioranza. «Siamo partiti dalla Fcu — ha detto Pietro Laffranco — spinti da un Dap che vuole affidare alla Ferrovia Centrale il sistema a banda larga. Dal punto di vista politico, nel primo anno dell’amministrazione Brozzi è mancato qualsiasi piano aziendale e nulla è stato fatto neppure dalla Giunta regionale, che non ha imposto un bilancio d’area né ha mai verificato l’applicazione del monitoraggio on-line attraverso il sistema Sap. Chiediamo alla II Commissione di aprire un’indagine conoscitiva sulla Fcu con la prospettiva di proporre un atto di indirizzo per l’unificazione di tutte le società di trasporto regionale su ferro e su gomma». Duro l’attacco di Andrea Lignani Marchesani (An) sulla gestione finanziaria della Fcu: «Il bilancio è blindato, occultato, in quanto non allegato a quello regionale. Il raddoppio Sant’Anna-Ponte San Giovanni è un miraggio e i collegament con Roma sono senza utenti. Bisognerebbe valorizzare il trasporto merci soprattutto in zone come l’Altotevere, sposando il progetto di sfondamento a Nord con Arezzo attraverso un antico tracciato della Seconda Guerra Mondiale». L’azzurra Fiammetta Modena ha parlato di cifre: «Nel 2003 il bilancio della Fcu era in pareggio; nel 2004 in attivo di 108mila euro. Al momento è in corso quello del 2005, ma ci sono voci di un disavanzo di un milione e 300mila euro, che nel 2006 potrebbe aumentare a un milione e 700mila. Nessun risparmio sul personale: la spesa annua è aumentata di 5-600mila euro, i quadro sono passati da 7 a 12 e sono in atto due consulenze esterne (per il marketing e l’affitto dei caselli). Per finire, da un anno la Fcu è senza direttore, perché la persona indicata dall’amministratore unico Vannio Brozzi è stata bocciata dal ministero, in quanto priva dei necessari requisiti». Il collega di An Alfredo De Sio ha ricordato: «Pensano di ripianare il bilancio Fcu attraverso l’alienazione del patrimonio, che invece andrebbe utilizzata per finanziare le infrastrutture».
Immediata la replica dell’amministratore unico Vannio Brozzi: «Dati falsi. Il bilancio 2004 portava un utile solo perché il 23 dicembre dello stesso anno la Giunta regionale aveva stanziato una somma straordinaria di 1.7 milioni di euro. Questa amministrazione, per il 2005, ha ridotto il disavanzo di circa 600mila euro attraverso il taglio delle consulenze pesanti. I problemi dell’azienda li conosciamo bene, tanto da poter affermare che non c’e’ crisi, ma ci sono problemi di gestione economica, che abbiamo ereditato dalle precedenti amministrazioni e a cui stiamo cercando di ovviare».
C.B.

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