Bastia

Castel Rigone e Casacastalda La vetta è vicina

Serie D
PROMOSSE
Castel Rigone: Sembra quasi che il Sansepolcro si sia fermato per aspettarlo. Un eccesso di cortesia che i rigonesi faranno bene a sfruttare a dovere. Tutti temono Coresi e compagni, i corsari che potranno seminare terrore tra Umbria e Toscana nei mesi a venire.
Casacastalda: Pare un serpente costrittore che fa la tradizionale muta fuori stagione, cambia pelle (tattica, s’intende) e stritola tra le sue spire la Pianese senza usare il veleno. Un boa più che un cobra.
Sporting Terni: Schenardi non guida una fiammante Ferrari, bensì una berlina affidabile, comoda e con un buon numero di cavalli nel motore. Insomma, fa strada e farà strada da qui a maggio.
Pontevecchio: Il ruolo del portiere era stato fino ad ora il suo tallone d’Achille, contro il Bastia Tajolini è stato invece il punto di forza dello scacchiere ponteggiano. Per il resto, c’è Noviello.
Deruta: Tutti l’aspettano al varco, attendono il crollo dei biancazzurri manco fossero l’Impero Romano d’Occidente assediato dai barbari. I confini derutesi reggono invece ogni assalto.
RIMANDATE
Voluntas Spoleto: Accontentarsi di un punto certe volte non è un limite, ma una dimostrazione di pragmatismo. Machiavelli di sicuro avrebbe avallato il «modus vivendi» degli spoletini.
BOCCIATE
Bastia: Ha da ridire sull’arbitraggio e ha senza dubbio le sue ragioni. Più che altro dovrebbe però meditare sul rigore fallito, sulle numerose palle gol divorate e sulle distrazioni difensive.
Trestina: Rientrano i «big», ma i bianconeri steccano lo stesso. La sosta di fine anno è proprio quel che ci vuole ai ragazzi di Cerbella per staccare la spina e ricaricare le batterie. Il count-down è partito.
Pierantonio: La differenza con il Castel Rigone è abissale, tra le due c’è un solco grande quanto i tre gol incassati nell’anticipo dal povero Di Leo. Si prospetta un inverno difficile.
Todi: La sconfitta di Scandicci è una mazzata terrificante. Il rischio-retrocessione diretta è reale, inutile nasconderlo. Ciucarelli non è nato a Betlemme la notte di Natale, non gli si possono chiedere miracoli.
Luca Vagnetti

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