Bastia

Caso Ospedalicchio Area industriale e recupero urbanistico

LA FRAZIONE di Ospedalicchio come un ‘cartina di tornasole’ per il futuro del territorio di Bastia. E’ qui, infatti, che devono essere sciolti i nodi più intricati degli investimenti produttivi e degli interventi di recupero urbanistico. Per quanto riguarda il settore produttivo, la recente conversione di tutta la maggioranza di centrosinistra sull’ipotesi di adozione del Pip (il Piano di investimenti produttivi) di iniziativa pubblica per la nuova area industriale viene a dare una risposta concreta dopo quattro anni di infuocati dibattiti. Spetterà comunque al Consiglio comunale nei prossimi giorni tradurre questa volontà politica in provvedimenti amministrativi. Toccherà, invece, alla Giunta del sindaco Lombardi sciogliere il nodo sul progetto di recupero da scegliere per la ristrutturazione della piazza Buozzi, il cuore pulsante di Ospedalicchio. L’ipotesi progettuale dell’architetto Monia Giacanella Bugiantella, su incarico dell’esecutivo, ha lasciato freddi i residenti che, invece, hanno accolto con entusiasmo lo studio elaborato da privati cittadini, presentato da Palmiro Paparelli e dal giovane architetto Claudia Lucia. Gli abitanti di Ospedalicchio attendono dall’amministrazione comunale atti concreti che sciolgano i nodi della frazione irrisolti da anni. Convinti come sono che il loro territorio sia tra i più appetibili agli investimenti privati, per la posizione strategica a ridosso dell’aeroporto regionale di Sant’Egidio e perché strettamente collegato a Perugia.
m.s.

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