Bastia

Caso Franchi, che la carta canti

 BASTIA RINGRAZIAMENTI E AUGURI DI BUON LAVORO DOPO L’OK AL PIANO  
 

 
DIECI ANNI 
Trattative logoranti prima del definitivo «sì» al progetto Famiglia benemerita
 
 
DALLE PAROLE ai fatti. Il Consiglio comunale aperto di venerdì scorso sulla vicenda «Franchi» ha sancito il passaggio dalle intenzioni alla fase realizzativa. Il sindaco Francesco Lombardi ha spiegato che si tratta di un traguardo importante che rispetta gli impegni assunti con la città, con la famiglia Franchi e con i lavoratori. L’approvazione del progetto da parte della Conferenza di servizi per il trasferimento delle Officine da Bastia ad Ospedalicchio apre nuove prospettive. Non solo per la costruzione del nuovo stabilimento, secondo criteri moderni e competitivi, ma anche per aver liberato l’area del vecchio stabilimento a ridosso del centro storico di Bastia. E’ stato un processo lungo e faticoso, attraverso dieci anni di trattative, studi e proposte. A nome della famiglia Franchi, l’ingegnere Aldo ha ricordato di aver «voluto questo progetto con ferma determinazione non per me, ma per chi verrà dopo di me». Ha ringraziato per i riconoscimenti tributati alla sua famiglia di imprenditori, la più antica di Bastia, ma ha anche ammonito a fare presto, perché i tempi delle imprese non sono quelli della politica e della burocrazia. Una sollecitazione dovuta e che troverà accoglienza per il nuovo stabilimento. Più difficile, invece, per il progetto urbanistico di notevoli dimensioni e grande impatto ambientale: 239mila metri cubi di nuove costruzioni (residenziali, commerciali e di servizio) su un’area in cui il Prg ne prevede 200mila. Il professore Manuel Salgado, urbanista di fama internazionale, che ha firmato il progetto: «E’ un’area strategica dalla quale dipenderà il futuro della città. Fondamentale il collegamento tra centro storico e stazione ferroviaria, che rappresenterà nel prossimo futuro la chiave della mobilità regionale».
m.s.

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