Sarebbero una ventina i bambini colpiti, chiuse sette mense. In classe viene distribuito il pranzo al sacco

Flavia Pagliochini

BASTIA UMBRA Sarebbero una ventina i casi di salmonella nel Comune di Bastia Umbra, quasi tutti bambini – di cui solo uno sarebbe stato ricoverato in ospedale, il primo – che hanno contratto l’infezione da un batterio presente nelle mense scolastiche. L’accaduto è avvenuto alla fine di settembre, e infatti la giunta si è immediatamente attivata per contenere i disagi. Ma il silenzio sulla vicenda non è stato per nulla apprezzato dai genitori, come dimostrano commenti critici sotto la pagina Facebook dell’ente in cui tra l’altro si retrodatano i primi malori al periodo del Palio. Per il momento le mense, come stabilito dal dipartimento di igiene alimentare della Asl, sono state temporaneamente sospese dall’attività. Nello specifico è stato chiuso il centro cottura del Pascoli e i punti terminali -dove il cibo arriva e viene suddiviso in porzioni – dell’infanzia e primaria di Costano, 25 aprile, Borgo, la primaria Don Bosco e nido San Lorenzo. Restano esclusi dalla prescrizione il nido di via Pascoli e le scuole di Ospedalicchio. “Tutti questi eventi si sono svolti in un lasso di tempo di circa 3 giorni in cui tutti i soggetti interessati hanno lavorato nella gestione di una situazione delicata, evitando di creare allarmismi comunicando costantemente con le famiglie, e garantendo comunque il servizio in forme e modalità che, come obiettivo primario, avevano la tutela della sicurezza e la salute dei bambini e delle famiglie”, dice il sindaco, Erigo Pecci. Nel frattempo le cooperative hanno provveduto a sostituire tutti gli addetti della catena di cottura e distribuzioni con altri operatori estranei alle vicenda e la Asl sta analizzando i tamponi eseguiti sugli alimenti utilizzati dalla cooperativa che prepara i pasti per le scuole e anche sugli strumenti utilizzati in cucina per capire da dove sia partita l’infezione, ma anche per capire di che tipo di salmonella si tratti. Le prime segnalazioni di casi sospetti erano arrivati la scorsa settimana al Comune che ha provveduto ad una prima sanificazione degli ambienti .La chiusura delle cucine è arrivata dopo la comunicazione della Asl. L’amministrazione invita comunque ad evitare allarmismi: le scuole restano aperte e per non mettere in difficoltà le famiglie, ai bambini, in questi giorni, viene fornito un pranzo al sacco con pizze, panini e succo di frutta.

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