Bastia

Cashmere, da Bastia Umbra parte la sfida della qualità

L’azienda «Paolamela», dopo il mercato estero, punta a quello italiano


L’azienda, a conduzione familiare, dà lavoro a venticinque dipendenti senza contare l’indotto
“Abbiamo puntato su una linea divertente e piena di colori, adatta anche a clienti giovani”


Ha tra i suoi clienti anche la presidente della Toyota Japanese, a dimostrazione della qualità dei suoi capi; oltre al Giappone esporta in Usa e nel Benelux e, dall’attuale stagione invernale è entrata nel mercato italiano. L’azienda “Paolamela cashmere”, di Bastia Umbra, è tra quelle che hanno accettato e vinto la sfida della qualità. “Uno dei maggiori problemi delle aziende – dice la titolare, Paola Mela, appunto – è il ricambio generazionale che determina anche lo sviluppo e la dimensione delle aziende stesse. Mi sembra che in giro ci sia poco gusto nel rischiare, senza contare poi che l’impresa, per sua natura, ha anche una funzione sociale”.
Il punto di svolta dell’azienda si è avuto all’inizio del 2002, quando l’impresa decide di cominciare un nuovo percorso, affiancando alla subfornitura un marchio proprio, che iniziò ad avere consensi soprattutto all’estero: “E’ stata una bella sfida, in un momento epocale – continua Paola Mela – ma obbligata: le nostre linee sono realizzate in cashmere puro per l’inverno, e seta-cashmere, lino e cotone per la primavera estate. Abbiamo puntato su una linea divertente, creativa, piena di colori, che possa piacere anche ai giovani che iniziano a scoprire il fascino del cashmere”. Tra i prodotti top da segnalare le sciarpe con le frasi
d’amore (un po’ come quelle degli sms) o i gadget in cashmere (pensieri regalo alternativi).
L’azienda ha sede nel quartiere bastiolo di San Lorenzo, lontano dalla zona industriale: nel salotto dello show room, addirittura, si può prendere un caffè o una tisana accompagnata da cioccolatini. Un’attività fatta con passione, insomma, ma che non dimentica certo cosa significhi fare impresa: “Stiamo ponendo un piccolo tassello in diverse parti del mondo, con l’auspicio di una presenza sempre maggiore per portare a conoscenza il marchio italiano di qualità, in modo da gratificare non solo noi stessi ma anche i nostri collaboratori. Paola Mela segue la parte stilistica, il marito quella tecnica e sono affiancati dal figlio. “Dobbiamo uscire dalla logica del piangerci addosso – conclude l’imprenditrice bastiola – abbiamo delle enormi potenzialità che vanno sfruttate fino in fondo, bisogna trovare di nuovo il gusto della sfida e del rischio”.

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Exit mobile version