Il Partito Democratico ha tentato in tutti i modi di concertare il nome del candidato sindaco del centro sinistra, ma esaurite le proposte a sua disposizione non ha potuto fare altro che seguire quello che è il suo naturale DNA, la consultazione popolare.
Le primarie che continuano a venire aspramente criticate sono quello strumento che ribaltano le logiche che fino ad oggi hanno lasciato ai vertici dei partiti le scelte, noi non siamo chiusi a nessuna proposta ma ad oggi non registriamo altro che critiche al metodo senza registrare alcun tipo di proposta alternativa sul nome, che potrebbe essere il collante del centro sinistra su cui convergere e che potrebbe essere presentato ad una consultazione popolare.
Oggi io personalmente posso solo dichiarare pubblicamente che il candidato sindaco che uscirà dalla consultazione popolare sarà garante del programma che le forze politiche che aderiranno ad un tavolo programmatico avranno saputo mettere insieme.
Quindi all’invito di un tavolo programmatico di cui il segretario del Pdci parla, non possiamo che aderire, in quanto è dal primo minuto che noi abbiamo idee da condividere e proporre e che puntano proprio a quella discontinuità e a quel rinnovamento che non è a nostro avviso insita nei nomi ma nei metodi e nelle proposte.
Smentisco categoricamente quanto apparso nei vari giornali sulle parole da me pronunciate nella conferenza stampa di presentazione dei candidati alle primarie ed invito chiunque voglia avere chiarezza su quanto da me detto a leggere il discorso da me fatto sul sito del pd – www.pdbastia.it.


Roberto Capocchia

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