Bastia

Capetav punta a quota 30mila

Presentata l’edizione che riunisce a Bastia Umbra le più rinomate e popolari griffe italiane e straniere
Cecchini:“I visitatori saranno volano perl’economia”

BASTIA UMBRA – E’ partito l’assalto del popolo della caccia alla seconda edizione del Capetav. Dopo i 16.000 visitatori che hanno affollato nel 2010 gli stands di Umbria Fiere, ieri il taglio del nastro è stato accompagnato dalla scia di voci e di anticipazioni sul prossimo calendario venatorio. L’assessore regionale Fernanda Cecchini, intervenendo ieri mattina nel corso della presentazione dell’evento a Bastia Umbra, ha rinnovato l’intenzione di non derogare in alcun modo, alla “legge nazionale”. Un’interpretazione esplicitata a chiare lettere di fronte alla platea dei cacciatori giunti al centro Umbriafiere: “Abbiamo fatto valutazioni di buon senso e siamo dell’idea – ha spiegato l’ex sindaco di Città di Castello – che le regole vadano sempre rispettate e questo vale per tutti, anche per la caccia e i cacciatori”. L’ipotesi su cui la giunta regionale continua a guardare è l’approvazione entro l’estate del calendario venatorio che – quasi certamente – vedrà una pre apertura il 4 settembre. Ma prima ancora di affrontare le tematiche relative ai tempi e alle “spalmature” del calendario venatorio, l’apertura della seconda edizione di Capetav è stata l’occasione per fare il punto sul mondo della caccia in generale e sulle tema tiche correlate. “Vogliamo ragiona re insieme – ha continuato Cecchin – con le associazioni venatorie. In tanto crediamo che questo event rappresenti la giusta collocazione dimensione per le migliaia di appassionati del mondo della caccia. Un’opportunità turistica e di mercato che può fungere da volano per il settore turistico regionale”. Un’idea condivisa e sostenuta anche dall’assessore provinciale Roberto Bertini: “Le grandi aziende che sono arrivate qui da tutta Italia e anche dall’estero costituiscono un punto di vanto per il nostro territorio e siamo convinti che con i Mondiali di pesca che prenderanno il via a breve, l’Umbria vivrà ancora un altro appuntamento degno della sua tradizione di regione di grande attrattiva paesaggistica e naturalistica”. La funzione “attrattiva” della regione è stata riaffermata anche dall’assessore allo Sport della Provincia di Terni, Filippo Beco, che ha fatto i complimenti agli organizzatori e indicato i punti di forza dell’edizione 2011 di Capetav. “Già al secondo anno si è affermata come kermesse di livello nazionale – ha detto Beco – Un premio a un lavoro importante, veicolo di promozione del territorio e non solo. Punto di riferimento per i 30.000 cacciatori dell’Umbria. Domenica mattina (domani ndr) discuteremo di calendario venatorio con le associazioni e quest’anno è per noi già un piacere vedere ancora più stands all’interno dei padiglioni (7 e 8 ndr)”. L’inaugurazione del convegno è stata anche l’occasione per offrire alla platea alcune anticipazioni sui prossimi eventi all’Umbria Fiere. Ha detto Lazzaro Bogliari: “A novembre allestiremo la manifestazione “Viaggio nel gusto”, una sorta di “October fest” con birra artigianale e degustazioni di suino per educare la popolazione al bere consapevole. E per quest’anno crediamo di raggiungere 30.000 visitatori”. E in chiusura c’è stato spazio pure per le battute. Ispiratore il sindaco bastiolo Stefano Ansideri: “Ospitiamo domani (oggi ndr) il primo raduno del-le cacciatrici. E visto che ora abbiamo anche un’assessore regionale donna alla Caccia…”

Jacopo Zuccari

Le controproposte di Federcaccia: “Pre apertura anche ad altre specie”
“Tutelare maggiormente la tortora”

BASTIA UMBRA – Il grande convitato di pietra era ovviamente lui, il calendario venatorio della prossima stagione. Dopo le riunioni della Consulta e il vertice tra Cavu (Coordinamento delle associazioni venatorie umbre) della scorse settimana, alcune novità importanti sono arrivate dal tavolo tecnico convocato a Roma pochi giorni fa. Tra i punti al centro della discussione l’apertura a partire dal 14 settembre alle specie migratorie quali il colombaccio e la quaglia. Ed è soprattutto quest’ultima a lasciare perplessi i cacciatori, per la tendenza della quaglia a migrare già alla fine di agosto.
Per Federcaccia c’è anche una questione di rispetto delle tradizioni legate al mondo venatorio umbro. La preapertura già ai primi di settembre ma solo per la tortora ha infatti ingenerato più di un mal di pancia. Tanto che si teme una probabile “impugnazione” del regolamento venatorio. “Le tradizioni dei Paesi europei non coincidono con quelle locali – ha spiegato Mario Francioni, vice presidente regionale di Federcaccia – Tanto più in Umbria dove da decenni siamo abitutati ad avere un’apertura ampia al massimo delle specie e sarebbe più giusto tenere conto delle caratteristiche geografiche del territorio. Il futuro della caccia nella nostra regione passa soprattutto dalla tutela della fauna stanziale e attraverso la capacità di garantire il potenziale di ripopolamento delle aree destinate alla cattura”.Federcaccia conta complessivamente 20.000 iscritti, dei quali 13.000 nel Perugino e 6.000 nel Ternano. Un “popolo” di cacciatori che ha subito negli anni una notevole contrazione (in Umbria in tutto sono 40.000 all’incirca le persone che praticano l’attività venatoria). “La cacciagione da difendere è innanzitutto la stanziale – spiegano i dirigenti di Federcaccia intervenuti alla seconda edizone di Capetav con un proprio stand, Francioni e Calabresi – L’attività venatoria è un patrimonio da difendere per salvaguarda-re anche il territorio. Nel tempo anche le condizioni climatiche e l’agricoltura hanno sconvolto tempi e modalità della caccia, ma senza la difesa e l’equilibrio faunistico e naturale l’Umbria perderebbe le caratteristiche che ne hanno fatto il”polmone” verde d’Italia”.
Ja.Zu.

Oggi per la prima volta il meeting dedicato ale “Donne cacciatrici”. Si svolgeranno gare di tiro a volo laser con premiazioni finali
Due padiglioni e stand istituzionali: le novità del 2011
BASTIA UMBRA – Con il taglio del nastro da parte delle autorità ha preso il via per una tre giorni che si pre annuncia ricca di eventi. Tanti gli stands dedicati ad armi, gadget, abbigliamento, riviste e prodotti tipici delle attività venatorie, di pesca e tiro a volo. Sniper, Beretta, Browning, e anche fucili d’epoca. La seconda edizione di Capetav ha aperto i battenti attirando nugoli di appassionati di caccia. Tanti dall’Umbria ma anche altri da fuori regione. Diversi gli stands dedicati anche ai prodotti enogastronomici locali. Tra assaggi e degustazioni, il popolo della caccia ha preso d’assalto i padiglioni dell’Umbria Fiera.
Dal punto di vista organizzativo niente “conferenze” riservate agli addetti ai lavori al di fuori dei contenitori della fiera; ma tutta una serie di incontri nel cuore della fiera stessa dove presso lo Stand della Regione Umbria sarà allestito un punto di incontro, dove si alterneranno i relatori che potranno essere intervistati a loro volta dai visitatori interessati su tutta una serie di problematiche riguardanti la caccia, la pesca sportiva, il tiro a volo e dintorni. Docenti della facoltà di Veterinaria dell’Università di Perugia, esperti di balistica, esperti di cucina, tecnici dell’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche, soggetti istituzionali, esperti cinofili si alterneranno per illustrare i vari temi oggetto dei loro interventi. Fra gli appuntamenti in programma ci sarà una succosa anteprima con il primo meeting nazionale delle donne cacciatrici e Zefiro Rosa gestito dal “Club della palomba” di Todi. La presenza della donna nel mondo della caccia e del tiro se non è significativa numericamente lo è qualitativamente. Proprio in onore di questo primo meeting nazionale del-le donne cacciatrici, la Fausti Arms presenterà un fucile progettato apposita-mente per la caccia in rosa. Uno di
questi, al termine di una gara di tiro a volo laser, che si svolgerà proprio in fiera, sarà regalato alla Diana vincitrice.

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