Il coordinatore Brozzi conferma: «Scelta esterna»
BASTIA UMBRA – Da una parte la scelta del candidato a sindaco, dall’altra il Piano relativo all’area ex Franchi che domani sera approda in consiglio comunale. Due dossier che in questi giorni stanno creando non poche fibrillazioni sia all’interno del gruppo consiliare che ai vertici del partito. Partiamo dall’ostacolo più immediato, ovvero il Piano Franchi. Su questo la maggioranza mostra la massima compattezza mentre proprio all’interno del Pd negli ultimi giorni si sono fatte avanti diverse sensibilità: alcuni sono schierati sul fronte del “no” mentre altri non si strapperebbero i capelli se in Consiglio si portasse avanti la linea dell’astensione. Visti i nervosismi che camminano sotto pelle, il coordinatore comunale Vannio Brozzi cerca di diradare le nebbie e restringe così il campo delle scelte: «Certamente il gruppo consiliare non si esprimerà a favore, sulle altre possibilità, astensione o voto contrario, invece credo che nelle prossime ore il gruppo consiliare i confronterà per decidere una linea unitaria». Si vedrà se dopo il faccia a faccia interno, i conti torneranno anche al momento del voto in consiglio comunale.
Questo per quanto riguarda il Piano ex Franchi, ma novità ci sono anche sulla scelta del candidato a sindaco. Anche su questo punto il coordinatore comunale del Pd indica una specie di road map che entro giugno dovrebbe portare all’individuazione del candidato a sindaco: «Subito dopo Pasqua, si riunirà l’Unione comunale per fare il punto della situazione e per quanto mi riguarda resto fermo all’idea che il candidato o la candidata, a mio avviso, deve essere individuata al di fuori del gruppo consiliare coinvolgendo esponenti delle professioni – sottolinea – e del mondo delle imprese».
Per quanto riguarda poi il clima interno al partito, Brozzi manda un messaggio all’ala dei sostenitori di Matteo Renzi che più volte, anche di recente, aveva espresso dubbi sulla gestione del partito: «Nei confronti dei sostenitori di Renzi – sottolinea non c’è nessuna preclusione, anche perchè questa fase di contrapposizione deve essere superata: sull’individuazione del candidato a sindaco bisogna portare avanti un lavoro tutti insieme». S i vedrà se dagli auspici si passerà ai fatti.
RE. BA.
Era ora Zeppavagone ha capito che non ha più la forza per imporre nulla , neppure la scelta a casa sua di abbonarsi o meno a Sky e quindi inogoia totalmente la linea tracciata giorni orsono dal consigliere Pecci. Sostanzialmene no al voto contrario sull’ area Franchi e quindi l’ amico degli amici è out e per la scelta del candidato sindaco confronto nelle sedi del P D ed anche con i Renziani.
Come a dire , io ci sono ma ho capito che non conto più un cazzo !
io: ma sai leggere?
Dunque …. se ho ben capito, dall’articolo si evince che la minoranza, cioè la sinistra, per il piano Franchi e relativo sottopasso in via Firenze sarebbe orientati per il NO o per L’astensione !! Quindi alcuni non lo vogliono per altri è indifferente !! Mi domando: Ma se il sottopasso di Via Firenze grida vendetta dal 99% dei cittadini, cosa racconteranno a quel 46% di cittadinii che li hanno votati e che fanno parte di questo 99% ?? Qui qualcosa non quaglia !!
Piacerebbe, piacerebbe molto a Zeppavagone mettere il cappello sui ragazzi del movimento ADESSO RENZI con una vera e propria coptazione stile OLD RUSSIAN ! Piacerebbe con la loro faccia pulita e le loro nuove idee ripoporsi sulla sciena poltica con VERGINE ! Invece purtroppo per lui e per fortuna di Bastia sarà, ancora per poco costretto a recarsi per gli ultimi ordini verso la stazione ferroviaria e poi mestamente nel binario morto. Quale meglio fine per uno Zeppavagone.