Bastia

Candidato a mezzogiorno

LA BATTAGLIA DEI SINDACI La Margherita dà mandato a Bocci per chiudere, i Ds si affidano ai «romani» 
 
PERUGIA – Forse oggi la quadratura del cerchio politicamente più contorto degli ultimi anni umbri: è ancora probabile (proprio come per le vicende del Perugia calcio) che in extremis il centrosinistra inventi la maniera di salvare capra e cavoli. La domenica è stata, in effetti, ricchissima di fermenti, telefonate, incontri clandestini, reciproci e accalorati inviti. I Ds di vertice regionale (perfino quelli cattolici e apostolici) non hanno santificato la festa per dedicarsi anima e corpo alla ricerca della soluzione che consenta di sciogliere l’ormai famigerato «nodo-Foligno».
D’altro canto, la Margherita ha tenuto una lunga e vivacissima direzione umbra. Interminabile la serie degli interventi al microfono: tutti, a partire dall’ex sottosegratario alla presidenza del Consiglio Enrico Micheli (nella foto), a scandire una specie di slogan: «Fermezza…fermezza…fermezza». Significativo il proclama strillato dall’aula: «Siamo tutti folignati….». I capi centristi, insomma, pronti a proclamare che, in mancanza di intese su Foligno, il partito correrà da autonomo in tutti i Comuni sopra i 15 mila abitanti. Il documento finale testimonia l’energico atteggiamento che ha scandito il dibattito della Margherita: la direzione ha assegnato al coordinatore Gianpiero Bocci il mandato di seguire la trattativa fino a oggi lunedi. Non oltre le ore 12. Stavolta, però, l’incarico non è a 360 gradi: Bocci potrà confrontarsi con Ds & compagnia bella soltanto seguendo il criterio della contestualità e pregarantendosi il pluralismo. Il che, fuori dal velame di frasi manierate, significa che, senza la pace folignate, l’Ok centrista mancherà anche a Comuni apparentemente pacifici come Perugia (Locchi) e Terni (Raffaelli).
Interrogativo non bizzarro: i Ds chiederanno solo di non insistere nella candidatura dell’industriale Umberto Tonti? Su fronti non palesi- ma molto significativi- ieri diversi leader sinistrorsi si sono rimboccati le maniche. Tanto che non è azzardato supporre, per stamani, riservatissimi incontri. Se saranno intravisti spiragli di intesa, al pomeriggio tornerà a riunirsi la coalizione umbra più volte costretta, nelle ultime settimane, a registrare cocci e frantumi. In serata, infine, nuova seduta del Comitato comunale diessino. Nell’intento di realizzare la massima mediazione possibile presenzierà l’inviato di Fassino, onorevole Cabras.
Gianfranci Ricci


APPUNTAMENTI: Da Cabras ai nomi 
 
Un altro giorno da ultimatum


ENNESIMO GIORNO da ultimatum per la candidatura a sindaco di Foligno. Oggi il «proconsole romano» dei Ds, Cabras, cercherà di rimettere giudizio nelle teste dei dirigenti folignati. Bisognerà chiudere la partita, approfittando casomai di un passo indietro della Margherita, pronta a tirar fuori un nome diverso dall’industriale Umberto Tonti, per evitare cocci disastrosi. Forse si ritornerà su Barberini, si rimetterà in pista un candidato meno deflagrante. In ogni caso il centrosinistra si prepara all’appuntamento con diversi handicap. E dall’altra parte c’è Rossi, industriale e coordinatore azzurro. 

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