Bastia

Campi «rom». Promettono lo sgombero ma restano i disagi

Il comune ha previsto la sosta per il tempo massimo di 24 ore, ma aspetta l’intervento dei residenti


BASTIA -Da mesi che a Bastia si parla della questione “nomadi”, ma ai dibattiti in Consiglio comunale ed ai botta e risposta sulla stampa non sembra seguano i fatti. Chi paga le conseguenze di questa situazione sono, come al solito, i cittadini che si trovano a far fronte a simili condizioni, anche se – sembra – siano al centro delle attenzioni dell’opposizione e della maggioranza. Fatto è che alle richieste di Forza Italia, che intendeva vietare il campeggio su tutto il territorio comunale per mettere in condizioni le forze dell’ordine di procedere immediatamente allo sgombero dell’area adibita (in maniera abusiva) a campeggio. La maggioranza ha risposto picche. Il sindaco e l’assessore Tabarrini hanno da pochi giorni annunciato un giro di vite per arginare il problema della permanenza dei “rom” sul territorio comunale. Probabilmente per dare una risposta alle numerose proteste dei cittadini. Sembra però che il tutto si limiti alle “buone intenzioni” visto che nella solita area della zona industriale, staziona ormai da tre giorni un gruppo di roulotte che tranquillamente ha occupato il parcheggio. disponendosi a mò di accampamento indiano con tavoli seggiole e relativi panni stesi. Non dovevamo assistere ad un giro di vite? L’attuale regolamento di polizia urbana, dispone la sosta dei nomadi in appositi spazi per un tempo massimo di 24 ore. Non ci sono (e credo che i cittadini di Bastia non li accetterebbero) spazi individuati dal Comune per l’occorrenza. E la sosta non è da confondere con il campeggio. Tuttavia le carovane stazionano liberamente e per tutto il tempo che vogliono, fino a che qualche cittadino non segnala la presenza e “costringe” i vigili ad intervenire e far scattare le 24 ore di tempo. Troppo difficile fare in modo che una pattuglia controlli tutte le mattine le zone (che sono sem pre quelle) e disponga di sua iniziativa, senza quindi aspettare la libera iniziativa di cittadini sensibili alla tutela e alla salvaguardia del proprio territorio, all’identificazione e faccia scattare i termini per lo sgombero!


Tommy

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