Bastia

Cambiamento? A Ospedalicchio sembra ancora in forte ritardo

CAMBIARE non solo si può, ma si deve. Era uno degli slogan della campagna elettorale amministrativa del giugno 2009 con cui il centrodestra è riuscito a prevalere dopo 45 anni di governo della sinistra a Bastia. Grandi le aspettative degli elettori che hanno votato per il cambiamento, così come le speranze di avere un governo assennato. E’ passato un anno in cui la nuova giunta ha messo ordine nell’organizzazione interna, con piccoli e indolori cambiamenti, e dato priorità all’arredo urbano. Ordine e razionalità nella gestione della finanza comunale sono i criteri cui si ispira l’amministrazione Ansideri. Anche i grandi progetti sono partiti, con la presentazione del piano dell’area Franchi che avrà un impatto volumetrico di oltre 200mila mc. Il cambiamento, però, non si riesce a vedere; è impressione piuttosto diffusa e radicata in realtà come Ospedalicchio, dove tutto continua come prima. Ne è convinto Giancarlo Rinaldi, animatore delle iniziative locali e convinto sostenitore della nuova amministrazione, che, però, si dice deluso. Non tanto per la piazza centrale che troverà soluzione nei prossimi due anni, ma per i ritardi nel riordino della viabilità che, nonostante due svincoli sulla superstrada, vede ancora il centro abitato attraversato da mezzi pesanti diretti a Petrignano. E che dire di interi tratti dell’illuminazione pubblica che con un minimo di pioggia vanno in tilt? «Non è responsabilità Enel – spiega Rinaldi –, tocca al Comune rinnovare impianti vecchi di almeno 50 anni».

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