Sul fronte squalifiche riduzioni o cancellazioni in vista se arriva il “codice di condotta”
Beni Unesco: entro fine anno pronta la candidatura della festa
ASSISI – Entro la fine dell’anno dovrà essere approntato il dossier per la candidatura del Calendimaggio nella lista dei beni immateriali del patrimonio mondiale Unesco: lo rende noto l’amministrazione, che nel corso della giunta di ieri ha approvato le procedure ed il relativo sostegno finanziario per la pratica. Non è l’unica novità sul Calendimaggio: nei giorni scorsi i saggi hanno confermato la multa inflitta alla Nobilissima Parte de Sopra dopo la turbolenta edizione del 2010, e se sulle squalifiche richieste dai ‘mammoni’ nei confronti dei vertici della Magnifica Parte de Sotto si deciderà a settembre, pare che la squalifica biennale di Priore e Gran Cancellario de Sopra potrebbe essere ridotta o addirittura cancellata qualora le due parti scrivessero una sorta di “codice di condotta” che regolamenti i bandi di sfida. Una proposta che sarebbe stata accolta con freddezza negli ambienti de Sopra, “visto che lo spirito del Calendimaggio – questo il ragionamento – è anche e soprattutto goliardia”. Sul fronte candidatura a bene immateriale Unesco, la motivazione della nomination della più grande festa laica di Assisi recita “per la cultura vivente legata al Medio Evo e l’unicità delle sue espressioni musicali, tradizionali e artistiche”. Elaborazioni e ricerche sono in corso da circa sei mesi, su proposta del Comune, a cura del presidente Salvatore Ascani e del consiglio dell’Ente Calendimaggio e con la supervisione della professoressa Paola Falini, ed “il dossier – precisa il sindaco Claudio Ricci – dovrà essere pronto al massimo entro l’anno”, una ‘tempistica’ dettata dal Ministero per i beni culturali e dal centro Unesco di Parigi. “Se il Calendimaggio ed i Ceri di Gubbio ottenessero questo importante riconoscimento – aggiunge l’assessore delegato Leonardo Paoletti – sarebbe un risultato importante per le due città ma anche per tutta l’Umbria: è lo stesso ministero che, viste le affinità del Calendimaggio alle ‘regole’ Unesco, ci ha chiesto di avviare la pratica. Il riconoscimento sarebbe importante per la festa, ma anche un attestato al lavoro svolto dagli assisani dagli anni ‘50 ad oggi”. Per quanto riguarda le parti, Sopra “non intende pronunciarsi”, mentre Delfo Berretti, priore de Sotto, si dice “contento per l’avvio delle pratiche che, speriamo, ci permetteranno di ottenere un importante riconoscimento. Noi siamo orgogliosi del Calendimaggio e consapevoli delle sue qualità, ma ci farebbe un enorme piacere se queste fossero riconosciute in maniera ufficiale”.

Corriere-2010-07-22-pag19

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