Bastia

Calendimaggio, «Entro marzo le Parti dovranno dire se la manifestazione si farà»

ASSISI IL SINDACO METTE I PALETTI. LA PRESIDENTE-MAGISTRATO BLINDA L’ENTE
— ASSISI — CALENDIMAGGIO: il sindaco mette i paletti, la presidente-magistrato blinda l’ente. «Entro marzo, anche per ragioni di promozione e finanziarie, le Parti dovranno comunicare ufficialmente se faranno il Calendimaggio» dice il primo cittadino Claudio Ricci che non manca di ricordare come nel 1981 la festa si svolse con una sola fazione, anche in un’ottica di tutela dell’immagine del Calendimaggio e della città. Dopo le polemiche dimissioni dei vertici di Parte de Sotto per protesta nei confronti della presidenza dell’ente (con richiesta di abbandono degli incarichi), il sindaco, insieme all’avvocato Mario Tedesco, presidente del Collegio dei Saggi, ha dato vita a una serie di incontri e iniziative di mediazione. «A conclusione è stata inviata una lettera alle Parti e all’ente — dice ancora Ricci — con l’ invito a privilegiare il senso di responsabilità verso la città, peraltro in un momento delicato per la candidatura del Calendimaggio a patrimonio mondiale Unesco». Nelle stesse ore Rita Pennacchi, presidente dell’Ente, con una missiva sottoscritta anche dalle vicepresidenti Lazzari e Fiumi, ha respinto la richiesta di dimissioni avanzata dalla Magnifica «per senso di responsabilità», alla luce della delicata situazione che vive il Calendimaggio. «Responsabilità – viene evidenziato – è non cedere a quello che ai più sembra una sorta di ricatto festaiolo, ossia di non fare la festa in assenza di dimissioni: richieste e pressioni inaccettabili. Considerato che né la Parte de Sopra, né il sindaco ci hanno manifestato sfiducia, è proprio per quel senso di responsabilità invocato che abbiamo deciso di non presentare le nostre dimissioni».
Maurizio Baglioni

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