Replica a Pecci, segretario DS

I Ds dimenticano o fanno finta di dimenticare che abbiamo lasciato la coalizione, perchè questa non ha rispettato le principali regole di democrazia e di responsabilità di governo che L ‘Italia dei Valori avevamo sottoscritto nel rispetto degli elettori che sono" Prìncipi " della Città ed a favore di un programma di bilancio partecipato ad oggi stravolto nelle reagole e senza garanzie.

E’ sconcertante leggere le dichiarazioni del segretario dei DS " Pecci" che nel tentativo di giustificarsi di fronte all’opinione pubblica si affretta a pubblicare vane e non vere notizie sul ns. conto e sul conto del ns. segretario e per giunta senza prove, nel tentativo di giustificare di fronte all’opinione pubblica la ns. uscita dalla coalizione, quando conosce perfettamente le "gravi" motivazioni che ormai sono pubbliche. Forse egli non sa leggere? Si rilegga il documento ufficiale inviato anche a lui e risponda al contenuto e non con illazioni create solo forse per riguadagnare la fiducia persa dai cittadini; ad esempio a partire da:

perchè è stata insabbiata la risposta che il Segretario Comunale aveva preparato sulla presunta nullità dell’atto notarile che ha assegnato la gestione della tesoreria Comunale ?
Perchè non è stata data più risposta e disponibilità per trovare il terreno per La Facoltà d’Ingegneria che ne aveva fatta espressa richiesta e negando la possibilità di cambiare destinazione d’uso al terreno necessario, quando ora sulla stessa area si toglie il PIP per trattativa privata programmata a favore di privati cittadini e società che non sono ne artigiani e ne produttori?
Perchè, dopo ns. ripetuti solleciti, non è stato presentato ed avviato l’iter per chiedere i finanziamenti erogati dal Ministero delle Infrastruttire per il progetto "quartiere" ? Mezza Bastia a partire dal centro storico, area Franchi, Mattatoio, Deltafina e Petrini è un progetto di quartiere! Mezza città poteva fatta e può ancora essere costruita e recuperata con finanziamenti pubblici, ma Voi state a guardare solo il Vs. orticello o Vi dispiace chiedere aiuto all’Italia Dei Valori ?
Forse i soldi pubblici non interessano?
E’ grave, puerile e offensivo che si tenti di addossare una cosi grave crisi politica, scaricando responsabilità inesistenti sul segretario Caimmi, quando la coalizione ed il Sindaco hanno ricevuto vari documenti protocollati e richiami verbali. Faremo carico al responsabile di tali affermazioni diffamatorie sull’onorabilità e trasparenza politica del ns. Segretario IDV Caimmi. La politica non è un "caso personale" !

Come può parlare di democrazia il segretario DS Pecci, quando ogni qualvolta che il ns. segretario Caimmi ha chiesto spiegazioni del perchè l’ Italia Dei Valori non era stata chiamata alle numerose riunioni di maggioranza si ricorda allo stesso il Suo comportamento quando aveva dichiarato : – "mi sono dimenticato di chiamarVi in riunione di maggioranza "

E secondo quanto affermato sempre da quest’ultimo "che non era possibile in alcun modo assegnare a Caimmi ruoli diversi in itinere e che le ultime vicende ci portano a pensare che dietro alle polemiche ci siano delle motivazioni più personali che politiche", si fa presente che tali insunuazioni non meritano replica,ma bensi solo uno stimolo ai cittadini a riflettere e giudicare da loro stessi quanto sia caduta in basso la politica a Bastia in questi ultimi anni, se una forza politica non trovando un valido appiglio per distruggere l’avversario, utilizza cosi bassi sistemi per offuscare senza prove l’immagine dell’avversario.

A proposito Il segretario dell’ Italia dei Valori Caimmi sfida il Segretario dei DS Pecci e chiunque ed in tutte le Sedi sia civili e penali a portare un qualsiasi documentazione o prova cosi come vergognosamente addebitato ingiustamente.

Si ricorda a Pecci che l’incarico " importante" sull’energia come egli asserisce, non è stato assegnato per idea o progetto DS , ma è sempre stato un progetto dell’Italia dei Valori e che i DS non avevano neanche mai pensato. Tanto è il "Forum dell’Energia" che è stato boicottato e tutte le altre iniziative, comprese quelle bloccate e fallite in partenza per mancanza di "volontà di audizione del progetto da parte del Sindaco e della maggioranza " come il mancato coofinanziamento EU per il progetto di risparmio energetico, la mancata risposta alla proposta per un progetto d’insediamento dell”Università "incubatore" i cui lavori erano gia in fase avanzata, la mancata risposta alla proposta di realizzare un museo del tabacco nell’ area Deltafina con area culturale e biblioteca oltre all’ eliminazione dei centro commerciale, e tanto altro ancora che se ancora non è chiaro, è bene che si vada a leggere i documenti depositati.

Si ricorda a Pecci che l’Italia Dei Valori non ha mai chiesto nulla a titolo di carica, ma solo spazio e dialogo sulle proposte di progetto della Città; Per quanto riguarda i progetti Ex-Deltafina e Ospedalicchio, ricordo ancora ai DS che avevo chiesto chiare garanzie se avessero tolto il PIP. Ad oggi non sono state ancora scritte, ma i terreni con valore aggiunto sono ora a disposizione anche di quei proprietari che non faranno mai un’azienda, ma che lo rivenderanno a prezzo sicuramente più alto facendo soffrire il bilancio di chi ha veramente bisogno per farci l’azienda. Il PIP con la procedura di esproprio dei terreni avrebbe calmierato il prezzo del terreno e garantito il reale valore da agricolo + soltanto le opere di urbanizzazione; ora le garanzie e la tutela date prima dal PIP all’imprenditore non ci sono più ed anche un pezzo di democrazia e legalità si è frantumata a Bastia.

Pecci, come può affermare che "- spera comunque che si possa riaprire un dialogo e si possano in qualche modo palesare le vere ragioni della polemica.", quando tenta di giocare con la politica e con il ns. partito e palesemente trasgredisce le principali regole democratiche.

Non può più far parte della politica la pubblicità gratuita nel vantarsi ed enumerare le necessarie opere che devono essere realizzate per i cittadini e quello che è stato fatto fin’ora e quello che dovrà ancora essere fatto è un " dovere" per chi governa e non un vanto da sbandierare solo per fare propaganda gratuita ! Le poche opere realizzate fino ad oggi erano un "dovere" dell’amministrazione e non un mezzo di vanto !

Il Segretario I.D.V.

Pietro Caimmi

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