Il ferito, 56 anni, è ricoverato in prognosi riservata al Santa Maria della Misericordia: indagini dei carabinieri Bastia, l’incidente sul lavoro a Ospedalicchio mentre stava cercando di intervenire per una perdita d’acqua
IL CASO
BASTIA Cade dalla scala e finisce in prognosi riservata all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Ennesimo incidente sul lavoro in Umbria. Vittima, questa volta, un operaio di 56 anni, da anni residente nell’Assisano, che stava lavorando in un negozio di Ospedalicchio di Bastia Umbra. Sembra fosse alle prese con il tentativo di riparare un’infiltrazione d’acqua, quando, per cause in corso di accertamento, ha perso l’equilibrio ed è scivolato da una scala.
La caduta, seppur da un’altezza non particolarmente rilevante, è stata giudicata rovinosa dai soccorritori.
Il 56enne non è in pericolo di vita ma è ricoverato in prognosi riservata per i diversi traumi riportati. Sul posto, oltre ai medici del 118, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Assisi guidati dal capitano Vittorio Jervolino che hanno effettuato gli accertamenti del caso.
Un altro incidente sul lavoro che fa seguito a quello, purtroppo mortale, verificatosi nei giorni scorsi. A San Mariano di Corciano un addetto alle pulizie è caduto da un edificio mentre stava lavando delle vetrate. Inutile l’intervento del 118. L’uomo, un 57enne di Magione, Roberto Raspati, è infatti morto sul colpo. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, l’uomo, dipendente di una ditta di pulizie, mentre stava pulendo delle vetrate all’interno di un condominio in zona Girasole, è precipitato da un’altezza di circa 5 metri. Una persona, accortasi dell’accaduto, ha immediatamente allertato il 118 e la Polizia di Stato, giunti poco dopo sul luogo dell’evento, insieme al personale della Polizia Scientifica, del medico legale e di personale dell’ispettorato al lavoro dell’Usl Umbria 1. In base ai dati messi a disposizione dall’Inail, solo nei primi undici mesi dell’anno appena concluso sono stati diciannove morti sul lavoro in Umbria e 9.836 le denunce di infortunio.
Gli infortuni mortali denunciati nel 2021 erano stati 21. Se si fa un raffronto con le altre regioni si scopre che in Liguria i morti sono stati 19, 7 in Friuli, 32 nelle Marche, 20 in Abruzzo, 5 in Molise, 13 in Basilicata, 22 in Sardegna e 30 in Calabria. Numeri certamente inferiori rispetto ad altre regioni come la Lombardia, dove si sono contati 164 decessi, 104 in Veneto, 81 in Emilia Romagna, 85 nel Lazio e in Campania, 71 in Puglia, 68 in Toscana e 56 in Sicilia. A livello di infortuni sul lavoro denunciati all’Istituto, raffrontando i primi dieci mesi del 2022 con quelli del 2021, si nota un trend regionale in risalita (+23,3%). I casi denunciati in Umbria nei primi dieci mesi del 2022 erano stati 8.950 contro i 7.257 del 2021. Invece nel corso dell’ultimo triennio consolidato (2019-2021) questi avevano subito una contrazione pari al 14,5%. Massimiliano Camilletti
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