L’EVENTO C accia Village, che aprirà i battenti a Bastia Umbra venerdì 13 per proseguire fino a domenica 15, non è solo la festa del popolo dei cacciatori, dei pescatori e degli amanti dello sport all’aria aperta , ma anche un business di tutto rispetto. Per capire l’importanza che questo evento riveste per la nostra regione, basta sbirciare i grandi numeri delle ultime tre edizioni: 2013 visitatori paganti 24.000, espositori 242, giornalisti accreditati 39; 2014 visitatori paganti 28.728, espositori 257, giornalisti accreditati 74; 2015 spettatori paganti 32.105, espositori 315, giornalisti accreditati 79. Cifre che collocano Caccia Village al secondo posto delle manifestazioni fieristiche regionali dopo Agriumbria ed al secondo posto di quelle nazionali del settore ad una incollatura da quella di Vicenza che la precede. Le premesse per fare in questa edizione ancora meglio ci sono tutte a cominciare dagli espositori i più importanti d’Italia che hanno confermato e ampliato la loro presenza e quelli di diverse nazioni europee, fra le quali Romania,Ungheria,Polonia,Grecia, Malta, Belgio, Croazia,Gran Bretagna e Spagna. Nel frattempo c’è stata l’esportazione, con grande successo,più di seimila visitatori, del “format”di Caccia Village, appena un paio di mesi fa a Malta, che contribuirà certamente all’internazionalizzazione dell’evento. Anche lo spostamento da Tarquinia a Grosseto dell’altra grande fiera della caccia il Game Fare, sicuramente contribuirà ad aumentare il numero dei visitatori,del sud e laziali soprattutto. Assisi seguiterà ad essere un’attrattiva sulle famiglie in quest’anno giubilare che divideranno la loro presenza tra luoghi sacri e profani. Non è peregrino quindi, ipotizzare che possano essere raggiunti i 40.000 visitatori con un volume di affari, considerando l’indotto di circa 5 milioni di euro. Una cifra che visti i chiari di luna dell’ economia regionale non è certo da disprezzare. Un cenno sulla provenienza dei visitatori: il 90 per cento arriva dalle regioni centrali, in testa naturalmente l’Umbria, seguono la Toscana, le Marche il Lazio e l’Abruzzo; ma la presenza sia dal nord, soprattutto dell’ Emila Romagna, sia dal sud Campania e Puglia è in ascesa. Significativa la presenza delle donne stimata nell’ultimo triennio a quasi il 20 per cento, con numerosi bambini al seguito tale da configurare l’evento bastiolo una fiera per la famiglia. Fra le novità di quest’anno spicca il bel catalogo offerto ai visitatori, uno strumento indispensabile per l’appassionato che si aggira fra gli stand alla ricerca delle novità, ma anche delle vecchie cose, libri stampe ed oggettistica. La mostra cinofila con le più importanti razze di cani da caccia è ormai un appuntamento ineludibile, mentre nei campi di tiro allestiti nelle vicinanze di Umbria Fiere i tiravolisti potranno sfogare la loro passione ed assistere alle performance del campione del mondo Raniero Testa impegnato nel tiro acrobatico. Un importante seminario sul Munizionamento Ecologico,cioè di cartucce e proiettili che non utilizzano piombo e la presentazione delle ultime novità editoriali che riguardano il variegato mondo della caccia danno la misura anche dello spessore culturale della manifestazione. Insomma tante buone ragioni per appassionati e non per non mancare l’appuntamento di Caccia Village 2016. Vladimiro P. Palmieri

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