BASTIA UMBRA Già aperto nel pomeriggio di venerdì, ieri mattina il Caccia Village è stato letteralmente preso d’assalto dagli appassionati che fin dalla prima mattina si sono messi in fila agli ingressi di Umbriafiere. Alle 10 la manifestazione ha visto il taglio del nastro ufficiale a cui hanno presenziato, insieme agli organizzatori e alle associazioni venatorie del territorio, le istituzioni locali, rappresentate dall’assessore all’Agricoltura e alla Caccia Fernanda Cecchini, il presidente della III Commissione regionale Attilio Solinas, il Sindaco di Bastia Umbra Stefano Ansideri,il presidente di Umbria Fiere Lazzaro Bogliari. Presente per l’occasione anche l’onorevole Renato Brunetta. “Ho voluto essere qui – ha dichiarato -per testimoniare la vicinanza mia personale e politica ai cacciatori, che considero un presidio per l’ambiente e la natura.Non dimentichiamo anche che intorno alla caccia si muove un indotto economico fondamentale per le comunità locali.” Dello stesso avviso anche l’assessore Cecchini, che ha definito “Caccia Village un’occasione importante di incontro e di confronto per i cacciatori, anche in vista della definitiva approvazione del calendario venatorio adottato nei giorni scorsi dalla Regione. Ieri al Caccia Village si è parlato anche di sicurezza nella caccia, nell’ambito del convegno organizzato in collaborazione con il giornalista Federico Cusimano. Sono state affrontare tutte le problematiche della sicurezza a caccia, sia per cacciatori che ausiliari,prendendo spunto da quella tipica di gruppo, al cinghiale in braccata. Per la giornata di oggi, due in particolare gli appuntamenti da segnalare. Alle 9 prenderà il via l’Esposizione cinofila Trofeo Ivo Angeli, a cura di Federcaccia Umbra, Enalcaccia Umbria, Anlc Umbria, Anuu Migratoristi Umbria, Arci Caccia Umbria, Italcaccia Umbria che vedrà in campo i migliori esemplari di cane da caccia e che si concluderà con le premiazioni nel pomeriggio (ore 16 circa). Alleore 11 il Centro Congressi ospita invece il convegno dal titolo “Wildlife Economy nel cratere”, acura del professor Bernardino Ragni. Ovvero, la fauna selvatica delle aree terremotate vista come risorsa rinnovabile per fare impresa e per risollevare l’economia del cratere, sotto l’aspetto venatorio, enogastronomico e naturalistico.
