Il fattaccio a Campiglione. Gli inquirenti hanno in mano alcuni frammenti dell’auto
BASTIA UMBRA – Continuano le indagini delle forze dell’ordine per risalire al pirata della strada che, nella tardo pomeriggio di mercoledi, ha tamponato e fatto finire fuori strada un Ape guidato da un dipendente dell’ ospedale di Assisi in pensione: l’uomo è stato soccorso da un’ambulanza del 118 proprio del nosocomio assisiate, ed a causa della forte botta presa ai gomito ha dovuto sottoporsi all’applicazione di un drenaggio. Decisiva nella ricostruzione dei fatti e nell’eventuale identificazione del guidatore dell’auto (che si è dato alla fuga) sarà dunque la testimonianza dell’uomo alla guida dell’Ape, dato che, secondo le prime ricostruzioni, al momento del sinistro (avvenuto all’altezza di Campiglione lungo la strada che collega Bastia Umbra alla città serafica) pare non transitassero altri veicoli. Per l’uomo, dunque, tanta paura e tanto dolore al gomito dovuto alla forte ‘botta’, ma al di là della gravità delle sue condizioni, resta deprecabile il comportamento di chi, pur essendosi accorto del sinistro è scappato, senza neanche accertarsi quali fossero le condizioni, fortunatamente non gravi, del tamponato.
In mano agli inquirenti perciò ci sono i frammenti dell’auto del pirata. Frammenti preziosi, persi nell’impatto con l’Ape.
Resta ovviamente la gravità del gesto, perche l’ex dipendente ospedaliero poteva aver subito conseguenze ben più gravi e in questi casi la tempestività dei soccorsi spesso risulta determinante.
Tutto e bene quello che finisce bene, ma naturalmente resta la gravità del gesto. Qualunque siano le motivazioni.
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