Presentata la partecipazione del Festival alla seconda edizione della rassegna del benessere e tempo libero
L’obiettivo è quello di creare scambi commerciali anche con Spello, Deruta e Torgiano
ASSISI – Il presidente Confartigianato Bastia Umbra/Bettona, Paola Mela, in accordo con il presidente Confartigianato Assisi/Cannara, Giorgio Buini, ha presieduto l’assemblea che ha visto intorno allo stesso tavolo rappresentanti di ben sette amministrazioni comunali del comprensorio allargato: Bastia Umbra, Assisi, Bettona, Cannara, Spello, Torgiano e Deruta.
Il presidente Mela ha comunicato ai presenti l’intenzione di trasformare la manifestazione che la Confartigianato Bastia Umbra/Assisi ha proposto con gran successo lo scorso maggio 2008 a Bastia Umbra: “Buono come il Pane. Festival delle cose semplici”. Infatti l’iniziativa ha accolto talmente tanti consensi dagli iscritti alla categoria, che la Confartigianato Bastia Umbra/Assisi ha deciso di ragionare non più per evento, ma piuttosto per progettualità. Il prossimo obbiettivo da raggiungere è la partecipazione di “Buono come il Pane Festival delle cose semplici” alla seconda edizione di “Vitae, rassegna del tempo libero, qualità della vita, turismo del benessere”, che si terrà presso il Centro Fieristico Regionale dal 3 al 5 ottobre 2008.
Questo appuntamento sarà l’occasione per la Confartigianato Bastia Umbra/Assisi di prendere a braccetto le aziende del comprensorio allargato, in cui rientrano appunto le territorialità di Spello, Torgiano e Deruta, e creare un sistema di interscambio economico-commerciale. Oggetto specifico dell’operazione di promozione è, in questo caso, il food, forte del circuito di produzioni artigianali di cui i territori in questione sono esportatori leader. Le aziende partner della Confartigianato Bastia Umbra/Assisi saranno quindi inserite in pacchetti di in-coming tramite i quali verrà veicolato il comprensorio allargato.
Le amministrazioni comunali di Bastia Umbra, Assisi, Bettona, Cannara, Spello, Forgiano e Deruta hanno accolto con entusiasmo un progetto che hanno definito “in grado di riattivare in modo sistematico, capillare e efficace l’economia territoriale”.
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