Bastia

Bullismo, prevenzione in classe

La giunta comunale ha approvato il progetto educativo presentato dalla cooperativa “La Goccia”


Gli esperti: fenomeno coinvolge anche famiglie benestanti


LUIGI GATTO


BASTIA UMBRA – Per combattere il bullismo il Comune di Bastia sceglie l’arma della prevenzione. La giunta comunale ha deliberato di far proprio il progetto educativo di prevenzione del fenomeno del bullismo presentato dalla cooperativa “La Goccia” di Bastia Umbra destinandolo agli alunni frequentanti la locale scuola secondaria di primo grado a partire dal mese in corso fino a maggio del prossimo anno. Il progetto si prefigge lo scopo di prevenire approfondire e studiare il bullismo, fenomeno che rappresenta una forma di oppressione per cui la giovane vittima sperimenta per opera di un compagno prevaricatore, una condizione di profonda sofferenza, di grave svalutazione della propria identità, di crudele emarginazione dal gruppo.
Il progetto si rivolge a gruppi classe, poiché, secondo la cooperativa che l’ha presentato, al fine di un cambiamento stabile e duraturo, risulta maggiormente efficace agire sull’intera comunità e non direttamente sui “bulli” e le loro “vittime”. Accertato che l’intervento di prevenzione rappresenta un’occasione di crescita per il gruppo classe l’amministrazione comunale ha deciso di far proprio il progetto nella convinzione che, attraverso un maggior dialogo ed una maggiore consapevolezza di pensieri, emozioni ed azioni diventerà risorsa e sostegno per ciascun membro della classe favorendo il raggiungimento di molteplici obiettivi.
Partire dalla facilitazione e dalla promozione della conoscenza del gruppo. Inoltre l’attuazione del progetto consentirà di esplicitare le percezioni legate alla fase di conoscenza, di esplorare i vissuti di frustrazione, ansia, paura e rabbia, di sostenere l’autostima, la creatività per una funzionale espressione del sé e di corrette relazioni interpersonali. Consentirà anche di attivare un processo di riconoscimento dei ruoli e dei vissuti all’interno del gruppo e di facilitare la comunicazione e la relazione nella costruzione di un clima di solidarietà e di cooperazione. Secondo i medici non tutti i ragazzi protagonisti di episodi di bullismo provengono da situazioni di disagio, anzi talvolta alle loro spalle c’è una famiglia benestante che però li ha lasciati soli senza far si che interiorizzassero un modello educativo valido, fondamentale per la formazione di un individuo.

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