Il nuovo presidente ha deciso di rassegnare le dimissioni dopo un incontro con le due fazioni. Ora la palla passa al sindaco Ricci
Scontro con le due Parti sulla necessità di modificare lo Statuto della festa
di LUCIO FONTANA
ASSISI-Ad Assisi o che si parli di politica o di far festa,una cosa deve essere data per scontata:il litigio è all’ordine del giorno. L’ultimo terremoto in ordine di tempo è quelo che ha investito il vertice dell’Ente Calendimaggio, che di Assisi è simbolo, vanto e orgoglio. Lo scossone è avvenuto nela notte di lunedì, dopo unconfronto,a tratti molto aspro, con i rappresentanti dela Parte de Sopra e della Parte de Sotto. Il motivo del contendere che ha poi portato alle dimissioni del presidente Antonio Frascarelli?La volontà del numero uno del’Ente di andare a una modifica dello Statuto, modifica che avrebbe dovuto ridare maggiore autonomia all’Ente rispetto alla Commissione Festa.
Oggi i due organismi,dopola modifica dello Statuto avvenuta tre anni fa,si muovono su campi d’azione diversi e di fatto è la Commissione che stabilisce le regole delo svolgimento del Calendimaggio. Nel corso dell’incontro Frascarelli ha posto alle due Parti l’esigenza di ridare maggiore autonomia decisionale all’Ente,ma la risposta è stata sostanzialmente negativa. Da qui la decisione maturata da Frascareli ,dopo le dimissioni del consigliere Carlo Carli avvenute alcuni giorni fa, di gettare la spugna e rimettere a disposizione l’incarico di presidente. A pochi mesi dal’inizio della festa e con una serie di nodi organizzativi e burocratici da sciogliere,le dimissioni del presidente riaprono un fronte di scontro che un po’tutti ad Assisi si auguravano chiuso una volta per sempre, con la nomina dello stesso Frascareli al posto dell’uscente Salvatore Ascani. Ora,come da prassi,la palla torna al sindaco Ricci, che dovrà nel giro di breve tempo riaprire i canali diplomatici per arrivare alla nomina del nuovo presidente. Ma il passo è tutt’altro che facile perché con le elezioni alle porte il rischio è che sulla nomina del nuovo numero uno si scarichino tensioni e veleni che nulla hanno a che fare con la festa. Si vedrà. Quasi certamente, almeno stando ad alcune indiscrezioni, il primo cittadino già a partire da giovedì incontrerà i rappresentanti delle due Parti per capire l’aria che tira.
In Comune, in molti si augurano che siano proprio la Parte de Sopra e la Parte de Sotto ad accordarsi e dare al sindaco il nome del nuovo presidente, ma la possibilità che questo avvenga sono tutte da verificare: gli scontrie le polemiche avvenute nel corso dell’ultima edizione hanno lasciato pesanti strascichi e numerose diffidenze. Il Priore dela Parte de Sotto,Delfo Berretti, sintetizza così la situazione: “Le dimissioni del presidente Antonio Frascarelli personalmente mi rattristano, perché considero il suo contributo molto importante per il Calendimaggio. Il disaccordo c’è stato a riguardo della modifica dello Statuto mentre su tutto il resto le due Parti erano in perfetto accordo con quanto proposto dal presidente.
Ora si apre una fase complicata – continua Berretti – in cui tutti devono dimostrare senso di responsabilità per cercare di arrivare a una soluzione che possa dare al Calendimaggio-conclude -quel lustro che merita”. Ma passare dalle parole ai fatti, non sarà facile. Tanto più quando di mezzo c’è il Calendimaggio.